L’ottava salvaguardia per gli esodati sarebbe allo studio da parte di esperti del Partito Democratico per risolvere definitivamente il problema, creato dalla legge Fornero, dei lavoratori senza stipendio ma ancora senza pensione per effetto delle nuove norme previdenziali introdotte dal governo Monti.

Nonostante gli annunci del governo, che al varo della settima salvaguardia inclusa nella legge di Stabilità 2016 affermava che sarebbe stata l’ultima, era ben chiaro che il provvedimento non risolveva completamente il problema. Secondo gli ultimi calcoli, infatti, sarebbero circa 30mila gli esodati rimasti fuori da ogni salvaguardia.

Una disparità di trattamento ingiustificabile alla quale si tenterà di porre rimedio con l’ottava salvaguardia.

Pensione esodati: gli esperti allo studio per l'ottava salvaguardia.

Il nuovo intervento in favore degli ultimi esodati è allo studio da parte degli esperti del Pd, tra cui Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e presidente della Commissione lavoro alla Camera, che da mesi si sta battendo per il superamento della legge Fornero, non solo per quanto riguarda la soluzione del problema della pensione agliesodati, ma anche per l’introduzione della flessibilità in uscita dal lavoro.

Non sarà comunque facile ottenere dal governo l’approvazione dell’ottava salvaguardia, anche perché per definirne con esattezza i contorni (e quindi i costi) è necessario che si chiuda la procedura attualmente in corso della settima salvaguardia, i cui termini di adesione si chiuderanno a marzo.

Solo allora, infatti, sarà possibile conoscere il numero esatto degli interessati all’eventuale provvedimento ed avere conferma di quanto sostenuto dall’onorevole Damiano circa la sua fattibilità a costo zero per le casse dello Stato. Secondo Damiano, infatti, dovrebbero essere sufficienti le risorse residue del Fondo dedicato proprio agli esodati.

Il comitato degli esodati si organizza per scendere in piazza.

In attesa di una soluzione definitiva, gli esodati tentano di organizzarsi per portare in piazza le loro richieste, sull’esempio di quanto sembra riuscire ai lavoratori precoci i cui comitati locali sono riusciti ad organizzare una prima manifestazione a Bologna per sabato 6 febbraio, cui seguirà un presidio in piazza Montecitorio il prossimo 18 febbraio.

Un primo passo del comitato di coordinamento degli esodati è stato quello di lanciare in rete un censimento per chiarire, una volta per tutte, l’esatto numero dei lavoratori danneggiati dalla legge Fornero e, sulla base di questo, organizzare una pressione sul governo.

Sono in arrivo mesi difficili per il governo, con un fronte aperto sulle Pensioni dal quale provengono rivendicazioni di categorie che si preannunciano tutt’altro che remissive.