Sono stati diffusi i numeri dei partecipanti al concorso scuola 2016e la prima riflessione da fare, secondo i docenti precari, è il fallimento di ogni proposito di boicottaggio: alla fine, hanno fatto domanda praticamente tutti coloro per i quali era stato predisposto il bando. Le domande inoltrate sono state di poco superiori a 165mila su circa 63mila posti a disposizione; le regioni che hanno ricevuto più istanze sono la Campania con poco più di 24mila, la Lombardia con poco più di 22mila, la Sicilia con quasi 18mila e il Lazio con poco più di 16mila.

Altri dati che potrebbero interessare sono il fatto che circa l'85% dei candidati sono donne, mentre l'età media è di poco sotto i 40 anni. Nel frattempo, sono nate le prime polemiche: l'ulteriore beffa sarebbe che in alcune regioni ci sono più posti che candidati, mentre in altre c'è un numero altissimo di candidati per un numero esiguo di posti. A questo numero di candidati, andranno poi aggiunte le decine di migliaia di ricorrenti che, molto probabilmente, verranno ammessi alla prova scritta: nella giornata di ieri, è infatti arrivata la prima sentenza del TAR a favore dei non-abilitati.

L'ennesima beffa del concorso scuola 2016

Per comprendere la beffa dei numeri del concorso scuola 2016basta semplicemente mettere a paragone i dati forniti dal Miur sulle domande inoltrate e sui posti messi a disposizione: ad esempio, in Campania le istanze, come abbiamo già accennato, sono state circa 24mila istanze mentre i posti sono soltanto poco più di 6mila; in Lombardia, invece, le istanze sono state poco più di 22mila a fronte di circa 11mila posti.

Cosa significa? Che in Campania entrerà soltanto un candidato su quattro, mentre in Lombardia un candidato su due. Ancora migliore la media del Piemonte: poco più di 9mila istanze ricevute su circa 5.500 posti, in parole povere più di un candidato su due avrà la cattedra. Un'altra situazione limite, ma al contrario, è quella della Lombardia: i posti per il sostegno messi al bando sono poco più di 1700, mentre i candidati poco più di 1100.

In generale, chi si è candidato sul sostegno dovrebbe avere la vita molto facile, mentre sul posto comune sarà tutto molto più difficile. Il succo della questione, secondo i precari, è il seguente: una nuova beffa per il personale abilitato e con esperienza e ancora una volta una situazione che vedrà docenti senza cattedra e cattedre senza docenti. Per aggiornamenti su tutte le questioni, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.