Dopo avervi parlato del ricorso concorso scuola in cui sono stati analizzati i singoli casi insieme all'avvocato Leone, vi aggiorniamo sulle ultime novità. Oggi, 29 marzo, Max Bruschi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook gli ultimi chiarimenti prima del 'rush' finale. In particolare, si è soffermato sulla valutazione dei titoli del concorso Scuola. Vediamo nel primo paragrafo cosa ha comunicato l'ispettore del Miur, mentre nel secondo indicheremo come il candidato deve orientarsi per conoscere la sede d'esame.

Concorso scuola 2016: interviene Max Bruschi

Max Bruschi suddivide in 4 punti il suo chiarimento sulla valutazione dei titoli del concorso scuola. In primis, l'ispettore del Miur spiega la semplice differenza che intercorre tra una dichiarazione fraudolenta e la dichiarazione di un titolo non valutabile. Nel primo caso si tratta di dichiarare il falso, in quanto il titolo non è in possesso del candidato. Non bisogna quindi inserire 'titoli strampalati'. In caso di lecito dubbio conviene dichiarare e introdurre le specifiche in nota. Successivamente sarà l'Amministrazione e le relative commissioni a valutare i titoli indicati. Gli altri punti indicati da Bruschi sono:

  • la netta differenza che intercorre tra: titolo di accesso (parte A), titoli valutabili (parte B), pubblicazioni (parte C) e titoli di servizio (parte D). Non bisogna ri-inserire il titolo di accesso anche in altri titoli, perché è già stato dichiarato precedentemente. Stesso discorso vale per la laurea o altro titolo: 'se il candidato ne ha una, dichiararla di nuovo non ha alcun senso'.
  • i candidati che devono riportare il voto di laurea sono coloro che hanno conseguito il titolo di sostegno attraverso la laurea in SFP. Se, invece, il diploma di specializzazione SOS è stato oggetto di specifica valutazione, vale il medesimo.
  • tra le principali preoccupazioni dei docenti, c'è l'interruzione del contratto a causa di permessi o altro. Bruschi tiene a sottolineare che il contratto è valido giuridicamente e potrebbe essere interrotto solo nel caso di nuovo contratto. Inoltre, ritiene che i contratti 'atipici' sono ugualmente validi e quindi, come tali, devono essere considerati.

Infine, l'ispettore del Miur chiarisce che per il versamento fa fede, ovviamente, la data in cui viene emesso.

Ma ora vediamo la nuova app del Miur, creata per orientare il candidato presso la sede in cui sosterrà il concorso scuola 2016.

Nuova app del Miur per il concorso scuola 2016

Il DDG. n. 106/216 prevede delle aggregazioni territoriali per quelle cdc in cui i posti disponibili sono esigui. Ovviamente, questo vale per la scuola secondaria di I e II grado.

Il Miur ha creato un'apposita app per indicare ai candidati qual è la regione in cui sosterranno le prove. Per poterla utilizzare, dovrete collegarvi al sito del Miur alla sezione 'Concorsi', cliccare su 'Secondaria di I e II grado' e infine su 'Dove sostenere l'esame'. Qui dovrete indicare tre voci: cdc, ambito e regione destinataria dell'istanza.

In questo modo i candidati potranno conoscere facilmente dove si terrà il concorso scuola.

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