I docenti non abilitati e i giovani laureati vivono in una sorta di limbo: tra il desiderio di svolgere la loro amata professione e l’impossibilità nel farlo per causa ‘di forze maggiori’. È il caso dei laureati post 31/08/2014 che non hanno potuto conseguire l’abilitazione, perché per loro non è stato attivato nessun percorso abilitativo. È il caso di docenti che si trovano in cdc per le quali non sono mai stati attivati corsi ordinari abilitanti.

Queste sono solo alcune delle tante categorie che sono state escluse dal concorso Scuola per motivi non dipendenti dalla loro persona.

Per questo, giovani laureati e docenti non abilitati si sono rivolti al noto avv. Francesco Leone, esperto di ricorsi singoli e collettivi. Noi abbiamo deciso di intervistarlo in esclusiva per approfondire quali sono i punti critici del concorso scuola.

I chiarimenti dell’avv. Francesco Leone sul ricorso

a) Ciao Francesco e grazie per aver accettato la nostra intervista. Quali sono i punti critici del concorso scuola?

I profili di illegittimità riscontrati dal mio studio legale sono molteplici. Qui preferisco citare l’art. 2 del Decreto interministeriale 24/11/1998, 460 il quale prevede che, per il primo concorso a cattedra che verrà bandito dopo il 2002, coloro che hanno conseguito un titolo di laurea o un diploma presso le accademie delle belle arti, i conservatori, gli ISEF, gli istituti per le industrie artistiche e musicali possano partecipare al concorso anche senza abilitazione.

In questo caso e in ulteriori, bisogna applicare la cosiddetta ‘clausola di salvaguardia’.

b) Sulla clausola di salvaguardia puoi darci maggiori informazioni a riguardo?

Per i laureati e i diplomati sopra indicati non è stata applicata la clausola di salvaguardia. Questo ha determinato un’iniqua disparità tra i beneficiari ammessi al concorso del 2012 e gli esclusi del 2016.

Infatti, nel 2012 in alcune regioni d’Italia determinate cdc furono escluse dalla procedura concorsuale. A tal proposito sono stati creati sul mio sito due schemi ad hoc per illustrare a tutti i laureati non abilitati/diplomati ITP quali sono le cdc su cui si può applicare la clausola di salvaguardia.

c) I docenti con 36 mesi di servizio possono fare ricorso?

Sì e riguarda circa 60 mila insegnanti. Cercherò di essere coinciso. Il comma 3-bis dell’art. 35 del D.Lgs. 165/2001 indica che le amministrazioni pubbliche possono assumere mediante concorso pubblico. In particolare, il 40% dei posti può essere riservato a coloro che hanno svolto almeno tre anni di servizio presso l’amministrazione che emana il bando con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Considerando anche che la stabilizzazione dei precari dovrebbe essere favorita, il bando può essere impugnato a favore di tale categoria.

d) Difficile è anche la situazione dei docenti iscritti in III fascia. Puoi parlarcene?

Secondo il comma 107 della L. 107/2015, l’inserimento in graduatoria potrà avvenire solo a seguito del titolo di abilitazione.

La superiore norma impedirà agli insegnanti non abilitati di poter insegnare e produrrà i suoi effetti dal 1/07/2016. Tale cambiamento è stato avanzato in un momento successivo all'indizione dell'ultimo ciclo TFA, quando i docenti iscritti in III fascia confidavano nella possibilità di poter continuare ad insegnare. Quanto enunciato costituisce violazione del principio del legittimo affidamento.

e) Se i docenti non abilitati volessero fare ricorso cosa consigli di fare? Qual è l’iter?

Ho creato la campagna #ioinsegno, che ha lo scopo di tutelare gli insegnanti in ogni fase della procedura concorsuale. Dal mio sito 'avvocatoleone.com' nell'apposita sezione dedicata, #ioinsegno, sarà possibile scaricare la domanda di partecipazione al concorso e i moduli di adesione al ricorso. Inoltre, per chi volesse avere maggiori informazioni sulla propria situazione ho attivato la sezione ‘Raccontaci il tuo caso’ e linee telefoniche per venire incontro a qualsiasi esigenza.