Fino ad oggi il governo ha rimandato la riforma pensionistica perché ha ripetutoche non ci sono risorse e se ne potrà riparlarequando saranno disponibili. Fa scalpore la notizia che l'Inps offra la vacanza ai figli dei dipendenti pubblici. Sulle colonne de Il Giornale viene evidenziato che L'INPS ha confermato un programma dell'INPDAP rivolto ai figli dei dipendenti pubblici che possono usufruire di vacanze in Italia o corsi di lingua all'estero. Questo programma interessa i ragazzi che frequentano gli istituti superiori che non sono stati bocciati e non hanno debiti scolastici da recuperare.

In questi viaggi è previsto il pagamento del biglietto aereo, il trasferimento da e per l'aeroporto, il corso, il vitto e anche un'assicurazione. I costi variano se si tratta di 2 o 4 settimane da un minimo di 2.400 a 4.000 euro per soggiorni in Spagna, Irlanda, Francia, Germania e Gran Bretagna. Per le vacanze in Italia è previsto un contributo di 1.400 euro. Il numero dei partecipanti è stato fissato a 44.000studenti per un costo che oscilla tra i 60 e 130 milioni di euro.

I Sindacati

Nel frattempo i Sindacati CGIL, CISL e UIL sembrano aver preso coraggio e hanno l'intenzione di proporre delle iniziative a sostegno della riforma pensionistica. Il 2 Aprile è possibile che ci sia una mobilitazione che dovrebbe estendersi a livello generale in tutt'Italia.

Eppure le tre confederazioni avevano presentato una piattaforma unitaria ma Renzi, fino ad oggi, non ha dato nessun accennodi risposta. Si spera che questa volta non siano solo chiacchiere, come accadde nel 2012 quando per la riforma Fornero furono proposte solo 3 ore di sciopero, e che poi il Governo poi ne tenga conto. I soli a manifestare apertamente sono i lavoratori che cercano di ottenere visibilità partecipando a trasmissioni nelle quali ottengono piccole apparizioni.

Ogni martedì infatti a Ballarò su Rai 3 e di Martedì su LA7 parlano di Pensioni, ma si limitano ad invitare sempre gli stessi ospiti che ripetono sempre le stesse cose ben sapendo che il governo sta spostando la data del problema al 2017. Molti lavoratori sono sfiduciati e pensano che queste trasmissioni servano solo a mantenere buona la piazza.