La domanda di mobilità per l'anno scolastico 2016-2017 relativa agli insegnanti che intendano muoversi all'interno della propria provincia, si potranno presentare da venerdì 25 marzo a giovedì 14 aprile prossimi. E' questa l'ipotesi più accreditata relativa alle scadenze dei trasferimenti ipotizzata dal Ministero dell'Istruzionesecondo l'indiscrezione riportata nella giornata odiernadal quotidiano economico Italia Oggi. E' necessario attendere, comunque, la conferma che verrà fornita dallo stesso ministero di Viale Trastevere con unprovvedimentoche ratifichi l'accordo raggiunto lo scorso 10 febbraio tra i tecnici del Miur e i sindacati confederali e Snals.
Tale provvedimento è attualmente all'esame degli organi di controllo e i tempi per la pubblicazione non saranno proprio brevi: si parla di una data successiva al prossimo 15 marzo, mentre si sa già il giorno in cui saranno pubblicati i risultati delle domande dellamobilità provinciale fissato per lunedì 20 giugno. Per quanto riguarda la mobilità interprovinciale, invece, si potrà presentare domanda solo a partire da maggio.
Domanda di mobilità all'interno della provincia: chi può presentarla
La domanda di mobilità che dovrà essere presentata tra il 25 marzo ed il 14 aprile riguarda, in altre parole, i professori della fase 1 della mobilità 2016-2017: oltre agli insegnanti assunti non oltre l'anno scolastico 2014-2015, rientrano in questa fase i docenti del sostegno delle scuole secondarie di secondo grado (che avranno, per la prima volta, la titolarità della sede), gli insegnanti in esubero e i prof trasferiti d'ufficio nell'ottennio.
Inoltre, potranno presentare domanda anche gli insegnanti assunti con il Piano straordinario delle assunzioni della scorsa estate facenti parte delle fasi "0" e "A".
Rispetto ai docenti che sono stati immessi in ruolo nelle due fasi successive, la "B" e la "C", a tutti gli insegnanti della fase 1 verrà assegnata la sede di titolarità definitiva.E' importante ricordare che le cattedre della fase 1 verranno rese disponibili non solodalcosiddetto "organico di diritto", ma anchedaquello del potenziamento, i cui posti sono stati designati, in maniera provvisoria, agli immessi in ruolo nelle fasi "B" e "C" del piano assunzioni del governo Renzi.