“Serve una maggiore flessibilità dei requisiti di pensionamento subito”, sono queste le parole, che più che parole sembrano un vero e proprio ultimatum lanciato al governo dal presidente dell'Inps, Tito Boeri.Durante un intervento a Torino sulla previdenza, questi ha insistito sulla necessità della flessibilità in uscita già nel 2016, misura che creerebbe occasioni più vantaggiose per l'ingresso nel mercato del lavoro delle giovani generazioni.

Boeri a favore della flessibilità e dei giovani alla ricerca di un lavoro, le novità di oggi 11/3

Non servono più provvedimenti tampone, non servono più proclami e promesse mai rispettate, è giunto il momento di agire, ha sostenuto con forza il presidente dell'Inps.

La riforma previdenziale “è un problema serissimo per il futuro previdenziale”. È da troppo tempo che se ne discute, ma mai si è arrivati a qualcosa di concreto. I vari governi hanno garantito che la riforma della legge Fornero, quella attualmente ancora vigente dal dicembre 2011, sarebbe stata oggetto di provvedimenti nel 2015, poi rinviata nel 2016 ed ora si parla che slitterà addirittura nel 2017. Occorre, invece, farla subito, ha affermato a muso duro e senza tergiversare il professore bocconiano.Le misure attivate con l'ultima legge finanziaria hanno risolto solo parzialmente alcuni problemi, più che altro dettati dall'emergenza e che hanno creato ulteriori disparità di trattamento tra lavoratori e lavoratrici.

Le novità di oggi 11/3, i giovani: una ferita aperta per Boeri

Il lavoro giovanile è una ferita aperta, causata dal blocco delle uscite dal lavoro previsto dalla legge Monti-Fornero del dicembre 2011. I giovani sono stati penalizzati più di altri dalle rigide norme della Fornero e ad essi bisogna pensare e provvedere se si vuol loro dare un futuro certo, una pensione certa.

“Bisogna ridurre una complessita' normativa che e' fonte di ritardi, c'e inoltre unquadro legislativo complesso che crea differenze di trattamento” ha insistito il presidente dell'Inps.La flessibilita'nell'uscita dal lavoro ci aiuterebbe a superare questo problema,ha concluso Boeri. Ricordiamo a tal proposito che il professor Boeri ha già presentato al Governo un piano organico di revisione della legge Monti-Fornero, i cui punti salienti sono: un sostegno al reddito di 500 euro al mese per i disoccupatiultra 55 enni;il pensionamento flessibile a partire da63 anni e 7 mesicon una penalizzazione del 9-10%; il ricongiungimento dei contributi;un contributo di solidarieta' sulle Pensioni superiori a 3mila euro lordi al mese; il ricalcolo contributivo dei vitalizi dei politici.

Ma sappiamo che tali misure giacciono nei cassetti ma non nell'agenda politica del governo.

Riuscirà Boeri a smuovere Renzi dai suoi propositi? Questo lo vedremo presto. Voi, per gliaggiornamenti sulle pensioni cliccate su “segui” posto in alto sopra al titolo.