Cresce l'attenzione verso la cosiddetta "operazione busta arancione", un dossier personalizzato che l'Inps si sta preparando ad inviare nelle case di queilavoratoriitaliani non provvisti di accesso digitale alla propria posizione contributiva. Di fatto stiamo parlando di una platea potenziale di oltre sei milioni di lavoratori, che potranno ottenere una proiezione sull'importo del futuro assegno pensionistico. Icontribuenti potranno vedere scritto nero su bianco il tasso di sostituzione della futura pensione in rapporto all'ultimo stipendio percepito, a patto di avere una buona stabilità lavorativa fino al raggiungimento dei requisiti di quiescenza.

Bisogna infatti ricordare che la busta arancione rappresenta una semplice proiezione calcolata su base statistica, pertanto apparirà tanto più ipotetica quanto è maggiore la distanza dalla data di pensionamento. Ma nonostante questo punto, l'operazione rappresenta ugualmente un importante segnale di discontinuità rispetto al passato: scopriamo insieme perché.

Pensioni, busta arancione ed operazione trasparenza: ecco i motivi che hanno dato il via all'operazione

Stante le premesse appena spiegate, la busta arancione appare uno dei pilastri dell'operazione trasparenza avviata dal Presidente Tito Boeri non appena arrivato alla guida dell'Inps. Le stimesui futuri assegni si pongono infatti lo scopo di informare i contribuenti su quello che sarà il possibile importo della loro futura pensione, in modo che questi possano prendere adeguati provvedimenti.

Ad esempio, valutando il riscatto di periodo pregressi (come la laurea), il ricongiungimento dei versamenti effettuati in diverse gestioni previdenziali o l'apertura di un piano pensionistico privato, che dovrebbe andare ad integrare l'assegno della pensione pubblica soprattutto quando sono presenti bassi tassi di sostituzione rispetto all'ultimo stipendio.

Insomma, si tratta di una logica per molti versi differente a quella applicata anche solo nel recente passato, che prevede di informare il pensionando aiutandolo a comprendere se la realtà è in linea con le proprie aspettative, oltre che responsabilizzandolo verso l'adozione di correttivi previdenziali.

Proiezioni previdenziali 2016, al via le buste dedicate ai privati

Nel frattempo l'Inps ha già avviato le procedure per partire con i primi invii, tanto che i contribuenti dovrebbero ricevere le prime lettere già a partire dalla metà del prossimo mese. Ad essere raggiuntiad aprile saranno innanzitutto i lavoratori privati, mentre nella seconda parte dell'anno dovrebbe partire la tranche di buste arancioni dedicate ai lavoratori pubblici. Molti dei diretti interessati affermano di non attendersi particolari sorprese, ma le prime rilevazionisull'esito dell'operazione potranno essere raccolte solo nei prossimi mesi.

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