Dopo le dichiarazioni del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che sembrano aver chiuso definitivamente la porta ad ogni ipotesi di introduzione di flessibilità in uscita dal lavoro per il 2016, non poteva mancare la risposta di Cesare Damiano. Il presidente della Commissione Lavoro della Camera ha colto l’occasione fornita da uno scambio di battute tra il ministro Elena Boschi e Ferruccio De Bortoli sulle colonne del Corriere della Sera in merito alla distanza che divide sempre più i cittadini dalla politica, per rilanciare la sua ricetta utile a colmare questa distanza.

La riforma delle pensioni è una priorità

Damiano, nella sua ultima dichiarazione, ha dapprima approvato l’atteggiamento del governo nella sua volontà di spingere avanti il Paese sul terreno delle riforme e della modernizzazione, per poi ricordare che le riforme messe in campo, da quella costituzionale a quella elettorale, fino alla prossima tappa indicata dal ministro Boschi che riguarderà la riforma della rappresentanza sindacale, non serviranno a colmare il distacco con i cittadini se non si terrà conto delle priorità maggiormente sentite da questi ultimi: sicurezza, lavoro e Pensioni.

Il riferimento di Damiano è, ovviamente, alla riforma delle pensioni e, in particolare, alla sua proposta di introduzione della flessibilità in uscita che il ministro Poletti ha ritenuto non attuabile a causa dei limiti di spesa imposti dalla Commissione Europea.

Pensione anticipata con la flessibilità in uscita: una risposta contro al povertà

La difesa di Damiano della sua proposta per arrivare alla pensione anticipata si è trasformata in un vero e proprio appello al governo quando ha sostenuto che se non si interviene rapidamente con l’introduzione della flessibilità, si creeranno altri poveri in tutti quei lavoratori oltre i 60 anni che perderanno il lavoro a causa della perdurante situazione di crisi economica senza avere la possibilità di accedere alla pensione.

Anche questa affermazione, è da leggere come una indiretta risposta a Poletti che, nella sua intervista a DiMartedì su La7, aveva rivendicato la predisposizione del Piano Povertà in corso di approvazione.

Il vero piano povertà, secondo Damiano, sarebbe dare ai 60enni che perdono il lavoro la possibilità di accedere alla pensione anticipata, anche se con le penalizzazioni previste dalla sua proposta di flessibilità.