Le assunzioni nella Scuola a partire dall’anno scolastico 2016/2017 saranno regolate solo dal concorso e dal canale delle graduatorie ad esaurimento. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini ascoltata in audizione qualche giorno fa nella al Senato. Pertanto, il ministero dell’Istruzione non procederà a stabilizzare i precari se non tramite il prossimo concorso per titoli ed esami e dalle immissioni in ruolo previste dalle graduatorie ad esaurimento.Accanto ai 63.712 vincitori di concorso, le assunzioni di settembre 2016 (e del prossimo triennio) prevedono la graduale immissione in ruolo di altre 30 mila docenti dalle graduatorie ad esaurimento.

Resisterà, dunque, il criterio duale della spartizione, per il 50 per cento ciascuno, dei posti tra docenti delle graduatorie di merito eprecari delle Gae come previsto dalla stessa Buona scuola (legge 107/2015). Il totale dei posti assegnati fino al 2018 sarà di oltre 93 mila, comprensivo dei numeri del sostegno.

Numeri immissioni in ruolo nella scuola da concorso e Gae per il 2016, 2017 e 2018

Dai numeri diramati dal Miur, nelle graduatorie ad esaurimento ci sono ancora 44.721 docenti, dei quali 24.322 abilitati per le scuole dell’infanzia, 7.537 per le elementari, 3.373 per le medie e 9.489 per le superiori. Il numero elevato dei docenti delle scuole dell’infanzia è dovuto alla loro esclusione dal piano straordinario delle immissioni in ruolo predisposto dal Governo Renzi nella scorsa estate.

Ben 9.592 di essi, infatti, presentarono domanda per partecipare alle immissioni in ruolo, ma l’istanza fu rigettata. Nel bando di concorso 2016 da pochi giorni emanato, i posti per le scuole dell’infanzia sono 7.237, ai quali andranno aggiunti le immissioni in ruolo dei precari provenienti dalle Gae, sempre con il criterio del doppio canale.

Assunzioni scuola: questione supplenti 36 mesi e data ricorso Corte costituzionale

Il ministro Giannini ha anche parlato della situazione dei supplenti che abbiano già accumulato almeno 36 mesi nella scuola.Giannini ha chiarito che il divieto di chiamata di questi docenti, peraltro previsto dalla stessa legge 107 del 2015, è valido solo sulle supplenze annuali.

Pertanto chi si dovesse trovare in questa situazione non potrà accedere alle cattedre vacanti e disponibili. A tal proposito è necessario ricordare che la questione dei docenti con più di 36 mesi di supplenza nella scuola dovrà essere giudicata dalla Corte costituzionale dal punto di vista della legittimità e l’udienza si terrà il 16 maggio 2016.