Scuola, è boom per la lingua cinese. Un articolo di 'Repubblica' firmato da Corrado Zunino e pubblicato sul numero di oggi, martedì 15 marzo 2016, mette bene in evidenza l'esplosione di una lingua che è diventata, in soli dieci anni, la quinta lingua straniera delle scuole italiane.

Ultime news scuola, 15 marzo 2016: boom cinese, il 3% delle scuole ha almeno una classe

Il primo esperimento fu intrapreso proprio un decennio fa al liceo statale Pigafetta di Vicenza ed ormai sono 150 gli istituti superiori che hanno inserito stabilmente la lingua cinese per un totale di circa cinquemila studenti che dedicano 5-7 ore alla settimana allo studio di una lingua indubbiamente difficile in quanto così diversa per grafica e fonetica, rispetto al nostro italiano.

Il mandarino scolastico, attualmente, viene insegnato soprattutto in Veneto, seguito dalla Lombardia e dall'Emilia Romagna: sono sempre di più i giovani che vogliono imparare questa lingua che, indubbiamente, offre anche buonissime prospettive di lavoro.

'Imparare il cinese è difficile, ma è una scuola di vita'

Ne ha parlato Giulia Ziggiotti che, da quattro anni e mezzo, lavora a Pechino come segretario generale della Camera di Commercio italiana. 'Imparare il cinese non rappresenta soltanto un'importante opportunità per trovare lavoro ma costituisce anche un ottimo strumento per sviluppare la mente dei giovani'. Giulia Ziggiotti ha imparato la lingua all'Università Cà Foscari di Venezia e poi, naturalmente, l'ha perfezionata attraverso diversi soggiorni studio e due master sulla politica e l'economia cinese.

'Studiare il cinese è una scuola di vita. Occorre, però, considerare che si tratta di una lingua che richiede sacrificio, impegno e dedizione, perchè è difficile. Occorre avere costanza soprattutto nell'apprendere la pronuncia e i caratteri.' In ogni caso, Giulia Ziggiotti ritiene che il cinese, pur offrendo certamente un'opportunità di lavoro in più e contribuisca ad ampliare il proprio profilo professionale, non sia più essenziale in Cina, visto che ormai, anche in Oriente, tutti parlano l'inglese.