Con la Riforma della Buona Scuola e i tagli alle supplenze Ata e docenti, più che la buona Scuola è diventata di norma la cattiva scuola. Purtroppo, non si tratta di critiche esagerate e il tentativo di demolizione dell'operato dell'esecutivo di Renzi, lascuola non funziona. Ecco, solo alcuni dei problemi, delle scuole italiane di oggi.
I disagi dopo la riforma legge 107/2015
Uno dei temi caldi riguarda i docenti assunti di ruolo con la riforma, il docente definitivo è arrivato solo poco tempo fa. Quest'anno gli alunni in molte classi hanno cambiato spesso i docenti due, tre o quattro volte.
Il ritardo dell'arrivo in classe dei docenti, è dipeso dalle varie fasi della riforma, che ha ritardato l'inizio effettivo dell'anno scolastico,tra mobilità, nomine secondo la chiamata diretta e concorso, il prossimo anno non è che si bissa?
A raccontare questi disagi non sono docenti e Ata, ma alunni e genitori. Nelle scuole mancano i soldi per tutto, i corsi di recupero, (e non in province disastrate ma a Milano), i bagni in condizioni pessime, le ore di laboratorio sono state cancellate e ci sono nei corridoi senza nessun compito i docenti destinati al potenziamento (i sostituiti degli assenti).
Non ci sono gli assistenti tecnici e le lim (costate un occhio della testa) non funzionano. Laconnessione internet è assente o lenta, ed è in arrivo ladigitalizzazione che dovrebbe approdare anche nelle segreterie.
La prima ora di lezione spesso passa per sistemare il registro on line, tra registrazione e giustificazione assenze e firme, con il vecchio metodo al massimo si perdevano 15 minuti.
I viaggi d'istruzione sono diventati l'incubo dei docenti, che dovranno anche controllare l'autobus: tante responsabilità e sempre più spesso spese a proprio carico.
Tutte queste problematiche, sono state raccontate da una mamma, in una lettera pubblicata su Orizzonte scuola. Per non parlare dell'alternanza scuola lavoro:è tutta a carico delle famiglie, trasporto e mensa.
I problemi alla connessione internet delle attrezzature informatiche sono dovuti ai costi alti: una scuola con mille studenti e tre laboratori si fa carico di 200 euro al mese per linea e una non basta sono necessarie linee tre, mentre un contratto di assistenza arriva a costare 15 mila euro all'anno.Niente più manutenzioni dei bagni, perché dopo i tagli fatti alle Province, che si occupavano di questi interventi, queste spese ricadono sui bilanci delle scuole.
Mancanza personale scuole
La vigilanza da parte dei bidelli non è sempre assicurata, dato il blocco delle supplenze per i primi sette giorni di malattia. I casi più frequenti di assenze sono proprio quelli da un giorno fino a sette (per una visita specialistica o esami o una influenza). Il problema non è la mancanza di bidelli per assistere gli alunni con handicap, ma che in presenza dipiù plessi dislocati in posti diversi, con l'organico ridotto, capita che la scuola resti chiusa per mancanza del collaboratore scolastico.
Il lavoro delle segreterie è aumentato tra problemi tecnici, anomalie del Sidi e i colleghi assenti che non vengono più sostituiti dal personale precario,tutto è rallentato, ma l'inefficienza delle segreterie è l'ultimo dei problemi dei nostri governi, se non funzionano gli ospedali per il poco personale, cosa importa se le segreterie scolastiche non sono funzionanti. Questo è solo un riassunto sommario dei problemi, se si dovesse controllare scuola per scuola il quadro sarebbe ancora più disastroso.