Per il Ministero alla Pubblica Istruzione vige una sola regola: tacere significa acconsentire! Una situazione aberrante e paradossale quella che sta vivendo il mondo degli assistenti tecnici amministrativi che lavorano presso le segreterie scolastiche italiane. Adesso si è superato ogni limite. L'attualità parla del taglio di 2.020 unità e di un software che sostituirà il personale in oggetto.

Tutto un piano strategico: no assunzioni, tagli al personale e no al prossimo concorso 2016

La notizia in oggetto riguarda, appunto, gli ATA e quello che il futuro gli riserva a proposito della proposta avanzata dal Miur – nelle settimane scorse - circa il paventato taglio del personale suddetto di 2.020 unità.

Ebbene, tale proposta è stata approvata quest’oggi dalla VII Commissione Cultura alla Camera. Il taglio in questione, di cui si era temuta la sua concretizzazione nelle settimane scorse, si è materializzato con la sua approvazione della suddetta Commissione. Questa assurda decisione arriva come una vera e propria doccia fredda e si assomma anche alla mancanza di considerazione da parte del governo Renzi per quanto concerne la fase assunzionale del luglio scorso attraverso la Legge 107/2015 denominata Buona Scuola oltre alla preclusione per quanto attiene alla partecipazione di questo comparto della scuola al prossimo e imminente Concorso 2016.

Per il governo Renzi questo personale sembra non esistere, o meglio, non viene preso affatto in considerazione perché, non solo sono stati praticati tagli su tagli in un momento contingente in cui la scuola e questo settore, in effetti, avrebbe avuto bisogno dell’esatto opposto ma si paventa persino la sua totale cancellazione.

Quale sarà il futuro del personale ATA? Semplicemente un ‘software’

A parlare di questa terribile ipotesi è ‘l’Eco di Biella’ in un articolo apparso stamane e di cui questo pezzo trae origine. Lo stesso quotidiano, parla di questa fantomatica ipotesi, la quale viene avanzata dalle ultime novità in fatto di ‘software’ tutto fare.

Un caso simile si è verificato recentemente per la società che gestisce le autostrade italiane, l’ANAS. Molti lavoratori dello stesso Ente che prestavano il loro lavoro ai caselli autostradali, sono stati sostituiti, improvvisamente, da sportelli automatici, i quali accettano il pagamento dei pedaggi autostradali e riescono persino a restituire il resto in spiccioli di euro.

Quello che il Miur ha in mente sarà proprio uguale a questo tipo di rivoluzione tecnologica, la differenza? Nessuna. Il personale ATAelettronico sarà prossimamente a regime al posto del personale in carne ed ossa. Un risparmio notevole stimato in circa 50 milioni di euro all'anno. L’unico obiettivo sarà sempre lo stesso: la spending review.

Insomma, si è tagliato nella scuola dove si è potuto e adesso si passano le cesoie dove rimane ancora l’unico cespuglio da rimuovere. Il silenzio di questi bravi lavoratori del comparto scuola, in questi anni, è stato confuso per consenso verso le scelte politiche ed economiche dei precedenti governi ma che in confronto a quello attuale non avevano in mente quello che si sta profilando come la più grande rivoluzione(in negativo) del mondo del lavoro. Lo sviluppo e il progresso attraverso le nuove tecnologie vanno bene ma non a questo punto e a discapito dei soliti lavoratori della scuola.