Il Ministero dell'Istruzione ha chiaramente ribadito il fatto che i bonus per il merito dei docenti non possono essere considerati oggetto di contrattazione e, partendo da questo presupposto, non può che esserci viva preoccupazione per il futuro degli stipendi del personale scolastico. Molti di voi, forse, ricorderanno l''alba' della riforma Buona Scuola, quando il Presidente del Consiglio, Renzi e il ministro Giannini non esitarono a parlare di 'abbandono degli scatti di anzianità' a favore del nuovo sistema retributivo che intende premiare gli insegnanti 'meritevoli'.

In un secondo tempo, il governo è stato costretto a fare dietrofront e a conservare, almeno per il momento, il meccanismo riguardante gli scatti.

Ultime news scuola, domenica 20 marzo: Miur risponde ad Anief su stipendi e scatti di anzianità

Anief è tornato su questo punto focale, denunciando quanto esposto dal comma 126 (a seguire) della legge 107 e soprattutto dal Decreto Legislativo 150/2009 (la cosiddetta Legge Brunetta) dove viene sottolineato come gli aumenti riguardanti i salari dipenderanno più dalle 'performances' individuali che dall'anzianità di servizio.

Il Ministero dell'Istruzione, del resto, non ha perso tempo, rispondendo immediatamente alle preoccupazioni enunciate dal sindacato e precisando che è da considerarsi destituita di ogni fondamento l'affermazione contenuta nel comunicato Anief: 'Il governo non ha intenzione di toccare gli aumenti stipendiali connessi all'anzianità di servizio', questa la precisazione pubblicata dall'Amministrazione centrale.

Tra l'altro, il Miur ritiene che questo tipo di affermazioni finiscono per creare, tra i docenti, un allarme ingiustificato. Al contrario, si sottolinea, ancora una volta, come il governo abbia aumentato le risorse economiche destinate a ciascun docente, sia con i duecento milioni stanziati per i fondi riguardanti il merito, sia con i 500 euro inerenti al voucher annuale da spendere per la formazione e l'aggiornamento.

Anief: 'Abbiamo toccato un nervo scoperto, governo intervenga su DL Brunetta'

L'Anief, però, continua a non essere d'accordo, visto che i fatti (e non le parole) parlano chiaro. Il Presidente Marcello Pacifico ritiene, infatti, che il governo non debba limitarsi solamente a smentire la denuncia dell'Anief ma debba fare molto di più e cioè intervenire sul D.L.

Brunetta per quella parte che riguarda gli aumenti di retribuzione legati alle performances. 'Abbiamo toccato un nervo scoperto' denuncia l'Anief, ecco perchè il Miur ha replicato immediatamente a queste affermazioni.