Gli italiani sono contrari all'aumento dell'età pensionabile, malgrado l'aspettativa di vita sia migliorata.Dai dati statistici forniti da Renato Mannheimer e pubblicati sul Il Giornale, il sondaggio affidato all'istituto di ricerca Eumetra Monterosa chiarisce che il 92% degli italiani intervistati si è detto assolutamente contrario a questa ipotesi anche se, innalzare l'età pensionistica ulteriormente, garantirebbe di più i conti dell'INPS. Solo il 7% si è detto a favore dell'allungamento dell'età pensionabile mentre l'1% ha preferito non esprimersi in merito.

Nei favorevoli troviamo i giovanissimi che probabilmente non si rendono conto a cosa vanno incontro.Ma allora a quanti anni sarebbe giusto andare in pensione? Secondo gli intervistati il limite massimo per i maschi dovrebbe essere 63 anni mentre per le femmine 60 anni. Inoltrel'opinione pubblica appare poco propensa ad accettare che l'aspettativa di vita sposti l'età pensionabile a tutto svantaggio dei conti pubblici. Ed il 91% degli intervistati non si è detto d'accordo che l'assegno pensionistico venga rivisto al ribasso.

Matteo Renzi

Intervistato da Barbara D'Urso durante latrasmissione Domenica Live il Premier ha affermato che le pensioni non verranno toccate. Renzi ha spiegato che stanno lavorando alla flessibilità in uscita anche se non si conoscono ancora le risorse disponibili per affrontare il problema.

Per questo motivo, finché non ci saranno dati certi, non verrà presa in considerazione alcuna ipotesi sull'aumento delle Pensioni. Il Premier ha inoltre assicuratoche le pensioni di reversibilità non verranno toccate.

Part-Time alla pensione

Sempre a proposito di pensioni nel prossimo triennio 2016-2018 è previsto il part-time, in via sperimentale, ai dipendenti a tempo indeterminato.

Le condizioni sono il part-time al 40-60% a tutti coloro a cui mancano solo tre anni per andare in pensione di vecchiaia. Nell'accordo, da stipulare con il Datore di lavoro, è previsto che i contributi verranno garantiti dallo stesso mentre invece per i contributi figurativi penserà lo Stato. Tramite questa soluzione il lavoratore potrà lavorare per tre anni con un orario limitato e senza perdere nulla sull'assegno.