Meno di due settimane e finalmente studenti e lavoratori potranno prendersi qualche giorno di riposo, sono infatti in arrivo le vacanze di Pasqua. Dopo le feste natalizie, questo sarà il secondo vero momento di relax del 2016; ma quanto dureranno e in quale giorni si presenteranno? Possiamo anticiparvi sin da subito che quest'anno la celebre festa del cristianesimo si presenterà prima del solito e che, in concomitanza della santa domenica, avverrà un altro evento molto importante, quale? Scopriamo il tutto dopo avervi indicato il calendario scolastico che ogni regione rispetterà durante il periodo di festa.

Pasqua 2016, ecco quando chiudono gli istituti in Italia

Come dicevamo in precedenza quest'anno le feste pasquali si presenteranno molto presto; basti pensare che era dal 2005 che la santa domenica non veniva festeggiata così in anticipo rispetto agli anni precedenti. Quindi calendario alla mano scopriamo che Pasqua cadrà il 27 marzo e le relative vacanze cominceranno tre giorni prima, ovvero giovedì 24 marzo. Per tutte le regioni il giorno di chiusura sarà lo stesso, quello appena citato, ma per quanto riguarda la riapertura degli istituti, alcune regioni faranno delle eccezioni, vediamo quali sono. Il Miur ha indicato il 30 marzo come giorno per il ritorno a scuola; quindi la gran parte degli studenti, zaino sulle spalle, torneranno a sedersi sui banchi di scuola il mercoledì successivo alla Pasqua.

Saranno un po più fortunati gli alunni dell'Umbria e dell'Abruzzo, che avranno a disposizione 24 ore in più di relax mentre, al contrario, saranno più sfortunati i docenti e gli studenti liguri che dovranno rientrare in classe già il 29 marzo, ovvero il giorno dopo Pasquetta.

Arriva l'ora legale nella domenica di Pasqua 2016: come spostare le lancette

Fortunatamente quest'anno il cambio dell'oranon porterà dei disagi sia agli studenti che ai lavoratori. Come avrete capito infatti le lancette andranno spostate in avanti, e quindi ci sarà meno tempo a disposizione per dormire ma, le vacanze pasquali, permetteranno a tutti di assorbire al meglio il cambio orario.

Verrà così ridotto al minimo il rischio di incorrere nei vari disturbi, che solitamente vengono provocati dallo spostamento delle lancette. Ricordiamo in conclusione che gli istituti sono comunque liberi di decidere in tutta autonomia i giorni di chiusura, l'importante è rispettare il limite minimo di 200 giorni scolastici durante l'anno.