I programmi di studio legati al concorso a cattedra 2016 possono essere consultati nell'allegato A al D.M. n. 95/2016. Ai candidati viene richiesto di dimostrare una conoscenza adeguatanon solo della propria materia di insegnamento, ma anche di dimostrare una competenza didattico-educativa che consiste nella capacità di progettazione curriculare in sintonia con i bisogni formativi degli studenti, con l'inclusione degli alunni disabili. Per poter far questo è necessario anche essere a conoscenza della legislazione scolastica. Le avvertenze generali chiedono ai candidati di conoscere argomenti legati alla Costituzione (e anche alla legge 107/2015) in riferimento alle specifiche norme della Pubblica istruzione.

Ci riferiamo, ad esempio, all'autonomia scolastica, al contratto di lavoro e allo stato giuridico del docente, all'ordinamento scolastico, all'insegnamento nella prospettiva Europea, ecc.

Legislazione scolastica e concorso a cattedra 2016

Nel prepararsi per affrontare e superare le prove del concorso a cattedra 2016, il docente vorrà imparare a orientarsi nel mondo della legislazione scolastica. Il compito non è semplice perché le norme cambiano continuamente, per cui anche chi ha un'infarinatura generale da tempo, vorrà aggiornarsi con quelle attuali (la legge 107 ha apportato diversi cambiamenti, che non bisogna ignorare). Inoltre, la legislazione scolastica, salvo qualche eccezione, non fa parte dei corsi di studi universitari per cui i candidati al concorso fanno bene a munirsi del glossario di base della produzione legislativa in ambito scolastico.

Sono in vendita diversi testi che possono aiutare in merito. Questa conoscenza sarà utile al momento di dover collegare la propria didattica ad un contesto legislativo reale (vedi come preparare una lezione) e renderà completa la preparazione del singolo partecipante al concorso, che avrà un quadro chiaro e completo del proprio ruolo di docente.

Questo gli fornirà anche la sicurezza mentale indispensabile per superare le prove, derivante dalla consapevolezza di non avere lacune.

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