Chiuse lo scorso 23 aprile le procedure di inoltro delle domande di mobilità del personale della scuolaper il prossimo anno scolastico sul sistema di Istanze OnLine per la fase A. Una paura condivisa è quella di 'cadere' in un posto sul potenziamento destinato a impegnare i docenti in supplenze su diverse sedi o varie attività didattiche non connesse a una cdc. Eventualità realizzabile per ogni docente - perlomeno così è stato paventato - in considerazione che le istituzioni scolastiche che dispongono, in base alla legge 107/2015, posti sul potenziamento senza assegnazione di una o più classi, sono numerose.

Ma non solo. La maggior parte delle cattedre scoperte in più scuole sono legate ai posti di potenziamento previsti con l'aumento del numero delle assunzioni in ruolo. Rischio alto, dunque, anche se nello scorso articolo abbiamo parlato di ridistribuzione dei postidell'organico dell'autonomia e 'il potere' del Dirigente Scolastico. Ecco che cosa ne pensano i docenti che abbiamo intervistato in questi giorni di attesa nell'inoltro su IOL.

La scelta del DS: intervista ai docenti

In effetti sembrerebbe proprio che l'assegnazione di una o più classi a un docente di materie per l'insegnamento di una determinata classe di concorso per cui è abilitato o stato assunto sia esclusivamente decisione del dirigente scolastico.

'Bisogna conoscere il preside' - ha detto un docente dell'Istituto superiore per l'agricoltura della Regione Sardegna - visto che la scelta è sua. Un docente di italiano aggiunge: 'L'inserimento delle 15 scuole comporta numerose problematiche: controllare in primis il numero dei posti disponibili;secondariamente quelli di potenziamento.

Solo che non è possibile conoscere su quali poi si prenderà titolarità di sede'.Da un liceo classico sardo, un docente di matematica, S.D., sostiene chesia una scelta facile da prendere: 'Non è possibile conoscere la propria sorte, anche se sono consapevole che la situazione non è come si sta diffondendo sul web. Il rischio di finire sul potenziamento esiste,ma non è così elevato come si vuol far credere; non è infatti vero che gli ultimi a presentare la domanda di mobilità saranno per forza quelli che prenderanno il posto sul potenziamento, ma ci sarà una vera e propria ridistribuzione.

All'inizio dell'anno scolastico il totale dei posti disponibili saranno assegnati alla Scuola e faranno parte di un unico contenitore ovvero dell'organico dell'autonomia. Nella seconda fase sarà il preside ad avere il potere maggiore nella ridistribuzione dei posti assegnando ad ogni docente che ha fatto domanda di mobilità 2016/2017 il posto che riterrà opportuno in base ai parametri stabiliti dalla legge a cui fa riferimento'. Sorride: 'Bisogna conoscere i presidi'!

Cosa ne pensano invece i neoassunti?

Questi avevano avuto in sede di assunzione in fase C con meno punteggio di quelli assunti in fase A una sede più vicina a casa, mentre ora si trovano a fare domanda di mobilità e avere la preoccupazione di cambiare la propria sede con una molto meno vantaggiosa; d'altro canto i docenti che hanno ricevuto una sede svantaggiosa avevano anche più punteggio.

Un neoassunto in fase A di Cagliari, C.D.: 'Potrei cambiare la mia posizione, dal momento che mi sono ritrovata assunta in Toscana perché prima in Graduatoria. Per me il rischio sul potenziamento non è contemplato, ma deve essere preso in considerazione in relazione alla sede presa in questo primo anno di assunzione. Mentre un neoassunto in fase C ribatte: 'C'è anche un'altra considerazione da fare, ovvero quella legata al potere dei presidi e infatti saranno proprio loro a decidere di quale morte dovremo morire'. Parlano ironicamente ironicamente i docenti, come ci ha rivelato R.P. che con un punteggio alto nelle graduatorie ad esaurimento ha avuto la sfortuna di ottenere l'immissione in ruolo in una sede al di fuori dalla Sardegna e attende la mobilità. Se desiderate continuare a seguirci cliccate su 'Segui' in alto alla vostra sinistra.