Esodati che chiedono l'ottava misura di salvaguardia nella speranza che sia quella definitiva, lavoratori precoci che reclamano il diritto di poter andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall'età anagrafica, lavoratrici che chiedono l'ulteriore estensione dell'Opzione donna per il prepensionamento con il contributivo fino al 2018, sindacati che chiedono l'apertura del tavolo di confronto sulla riforma Pensioni con particolare riguardo alla flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata che darebbe ai 62enni la possibilità di andare in pensione ai giovani l'opportunità di trovare lavoro.

Esodati, precoci, lavoratrici per Opzione donna al 2018 oggi in piazza a Roma

Sono queste le ragioni della protesta di oggi a Roma davanti al ministero dell'Economia e delle Finanze. Tanti i lavoratori scesi in piazza insieme ai sindacati Cgil, Cisl e Uil e a comitati vari nati anche su Facebook che ormai da tempo scendono in piazza e trovano spazio su giornali e tv. All'iniziativa di oggi davanti al Mef anche il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano, della minoranza del Pd sempre più in sinergia con i sindacati sulla questione della riforma pensioni. Durante la manifestazione sono stati intervistati in collegamento con Mi Manda Rai3, dove ospite in studio c'era il sottosegretario al Mef Enrico Zanetti, alcuni lavoratori che hanno spiegato le ragioni della protesta.

"Al vice ministro Zanetti vogliamo chiedere - ha detto il rappresentante degli esodati - di passare dalla parole ai fatti. Lui ha detto che è priorità per il governo risolvere il problema di quelli senza reddito e senza pensione. Noi al Mef diciamo: ce ne sono 24mila ancora di esodati senza alcun reddito e senza pensione e senza posto di lavoro dal quale sono stati espulsi prima del 31 dicembre 2011.

Noi diciamo che questo governo deve immediatamente approvare l'ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti questi 24.000 esodati".

Alla manifestazione anche il presidente della commissione Lavoro della Camera

"In premessa vogliamo chiedere un incontro tra il ministro competente e i nostri rappresentanti per discutere e risolvere questo problema che è da tre anni che si trascina", ha detto il rappresentante dei lavoratori precoci per la quota 41 chiedendo poi a Zanetti: "Come pensa di risolvere il problema dei tanti cervelli che finita l'università se ne vanno all'estero?".

"Noi siamo qui - ha detto la rappresentante del gruppo Opzione donna proroga al 2018 - perché vogliamo che il famoso contatore istituito nella legge di Stabilità 2016 venga costantemente monitorato e che anche noi, che chiediamo la proroga di opzione donna, possiamo accedere a questo diritto. Non siamo donne di serie B. Chiediamo inoltre che i fondi residui vengano destinati esclusivamente ad opzione donna ed eventualmente tali fondi debbano essere incrementati. Queste sono le nostre richieste dopo aver lavorato 35 anni".