Stavolta sembrano esserci buone possibilità per la riforma Pensioni. E grazie ai risparmi della legge Fornero ci sarebbero anche le coperture finanziarie per inserire nuovi elementi di flessibilità in uscita verso nuove forme di pensione anticipata. Almeno così la pensa il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, che con un certo ottimismo è tornato oggi a commentare il Def 2016 varato nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri presieduto dal primo ministro Matteo Renzi.

Il Def 2016 prevede nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata

"L'apertura, da parte del Governo, sul tema della flessibilità delle pensioni contenuta nel Documento di Economia e Finanza - ha detto il parlamentare della minoranza dem autore di diversi disegni di legge per l'accesso alla pensione anticipata - trova maggiore forza dall'analisi dei risparmi ottenuti, dal 2004, con le riforme". Damiano cita diverse riforme pensioni realizzate dal 2004 al 2011 che hanno fatto risparmiare alle casse dello Stato fior di quattrini, anche se a spese di lavoratori e pensionati che così hanno contribuito ha salvaguardare la finanza pubblica. In particolare con la legge Fornero varata nel 2011 dal governo guidato dal professor Mario Monti con il sostegno della maggioranza di larghe intese (votarono contro all'epoca la Lega Nord di e Italia dei Valori).

Secondo quanto ha spiegato oggi il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio citando quanto contenuto nel Def, la minore incidenza della spesa previdenziale in rapporto al prodotto interno lordo dal 2004 fino al 2050 fa risparmiare alle casse dello Stato "900 (novecento) miliardi di euro, quasi la metà - ha sottolineato Damiano - del debito pubblico italiano".

Damiano ritiene sostenibile la riforma pensioni con i risparmi della legge Fornero

L'auspicio della minoranza del Pd è che queste cifre "mettano definitivamente a tacere - ha detto l'ex ministro del Lavoro - tutti coloro che continuano a sostenere che il nostro sistema previdenziale non è sostenibile nel lungo periodo". Adesso, anche e soprattutto grazie a questi risparmi, sarebbe possibile intervenire una volta per tutte sulla riforma pensioni.

"Questa montagna di risparmi - ha detto Cesare Damiano - ci potrà consentire di correggere il sistema pensionistico nei vari punti di sofferenza". Secondo il parlamentare di Sinistra è cambiamento, i "vari punti di sofferenza" sul fronte previdenziale sono quelli della flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata, la questione dei lavoratori precoci che reclamano il pensionamento con la cosiddetta Quota 41 già prevista nel ddl 857 a prima firma di Damiano. Ma anche la vicenda degli esodati molti dei quali ancora in attesa di una salvaguardia e quella delle persone impegnate in lavori usuranti per le quali si chiedono maggiori tutele previdenziali. Ma c'è pure il capitolo delle ricongiunzioni onerose e la questione dell'adeguamento degli assegni pensionistici al costo della vita.

All'attenzione della minoranza dem anche il modello di prepensionamento Opzione donna; a tal proposito Cesare Damiano ha incontrato nei giorni scorsi alcune lavoratrici che reclamano la proroga dell'Opzione donna fino al 2018.