Il possibile aumento degli assegni previdenziali minimi tra i capitoli della riforma pensioni nell'agenda del Governo Renzi e anche tra i temi di discussione della campagna elettorale per le elezioni amministrative 2016 che coinvolge importanti città italiane tra le quali Roma Capitale che ha un importante significato anche in ambito nazionale. "Ogni volta che arrivano le elezioni Matteo Renzi - ha detto oggi Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, candidata a sindaco di Roma - lancia una bomba elettorale, tipo - ha aggiunto - gli 80 euro sulle Pensioni minime".

Pensioni minime, Giorgia Meloni attacca Matteo Renzi

L'aumento delle pensioni minime e i tagli alle pensioni d'oro - proposto anche dal presidente dell'Inps alle prese con l'operazione trasparenza e le buste arancioni - da due anni il "cavallo di battaglia" di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, il partito nato dalla rottura degli ex di An con Forza Italia dopo la "lite" tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. "Noi abbiamo chiesto più volte al governo - ha detto oggi la Meloni durante una diretta streaming sulla sua pagina Facebook - perché per accogliere un migrante servono più di mille euro". Dalle pensioni al tema dell'immigrazioni, la Meloni si muove sulla stessa scia del leader della Lega Nord Matteo Salvini che da tempo chiede l'abolizione della legge Fornero.

"Quando ci sono pensionati in Italia - ha sottolineato la presidente di Fd'I-An sollecitando al governo l'aumento degli assegni al minimo - che vivono con poco più di cinquecento euro o con 345 euro". Il premier "usa i soldi degli italiani - ha detto Giorgia Meloni contestando la politica economica dell'esecutivo - per fare marchette elettorali".

Intanto, ad insistere sulla riforma pensioni nell'ottica di una politica economica espansiva che aiuti la crescita il leader della Cgil Susanna Camusso.

Camusso: cambiare le norme sulle pensioni, serve flessibilità

"Serve una vera strategia di politiche economiche espansive - ha detto oggi il segretario del sindacato rosso - fatta non di annunci ma di interventi concreti ed immediati a partire - ha sottolineato la Camusso - da quelli fiscali a favore di lavoratori e pensionati".

Occorre per i sindacati un intervento strutturale sul sistema pensionistico. "Un cambiamento delle norme sulle pensioni - ha evidenziato la dirigente sindacale - come chiesto da Cgil, Cisl e Uil". Le organizzazioni sindacali più rappresentative, oltre alla flessibilità previdenziale che potrebbe creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, chiedono anche di rilanciare gli investimenti pubblici, la cui riduzione in questi anni è stata tra le principali cause della riduzione del prodotto interno lordo e la crescente disoccupazione. I sindacati restano per questo in trepidante attesa dell'apertura del tavolo di confronto tra il Governo Renzi e le parti sociali sulla riforma pensioni il cui cantiere è stato aperto nei giorni scorsi con le dichiarazioni del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e gli incontri a Palazzo Chigi con il presidente dell'Inps Tito Boeri.