A lanciare l'allarme per quanto riguarda le ipotesi di riforma delle Pensioni per il 2016 è lo Studio Cataldi che analizza alcune questioni riguardanti il TFR: secondo quanto emerso, dunque, si starebbe pensando ad un'utilizzazione del trattamento di fine rapporto ai fini della costituzione di una previdenza complementare attraverso un'adesione di carattere 'obbligatorio' ai cosiddetti 'fondi pensione'. Nel frattempo, è giunto anche un intervento del viceministro all'Economia, Enrico Morando, il quale assicura che la riforma si farà e che, quando il governo Renzi avrà individuato la piattaforma da cui partire, si chiederà la partecipazione alle discussioni anche alle parti sociali e dunque ai sindacati.
Nell'intervento si fa riferimento anche alla proposta di Cesare Damiano.
Fondi obbligatori e addio TFR? Ultime novità riforma pensioni oggi 25 aprile
La questione del TFR sembra essere tornata al centro dell'attenzione, dopo che sono state diffuse alcune indiscrezioni riguardo alla piattaforma che il governo Renzi vorrebbe mettere in campo sull'annoso tema della riforma pensioni 2016. Le ultime novità, analizzate dallo Studio Cataldi, riguarderebbero proprio il trattamento di fine rapporto e il pacchetto di misure, che il governo intenderebbe promuovere, potrebbe muoversi in due direzioni: innanzitutto, l'adesione obbligatoria ai cosiddetti fondi pensione, in secondo luogo la destinazione di una parte del TFR a forme complementari di previdenza.
Il vantaggio per i lavoratori consisterebbe soprattutto nel fatto che gli stessi fondi pensione sarebbero alleggeriti, per quanto riguarda la tassazione, di almeno 3/4 punti percentuali. Questa sarebbe una delle tre ipotesi che al vaglio dell'esecutivo: le altre riguardano il cosiddetto 'prestito pensionistico' oppure una flessibilità calcolata con una penalizzazione di almeno il 3/4% annuo.
Enrico Morando e le ultime novità sulla riforma pensioni oggi 25 aprile
Negli ultimi giorni, si è accesa nuovamente la questione della riforma pensioni 2016: le ultime novità segnalano delle chiare aperture dal parte del governo Renzi, affinché si possa realmente mettere in campo una manovra che sia strutturale. Le ipotesi al vaglio le abbiamo già analizzate, ma tutto potrebbe essere ancora in gioco: Enrico Morando, viceministro dell'Economia, ha dichiarato che la riforma si farà sicuramente e, sempre sulle pagine di affaritaliani.it, ha sottolineato come si interverrà nelle prossime settimane o prossimi mesi; insomma, non se ne dovrebbe parlare prima della prossima legge di stabilità.
Il viceministro ha sottolineato anche l'importanza del coinvolgimento delle parti sociali e dei sindacati, affinché le discussioni avvengano in un clima di serenità; certo, il punto di partenza e i paletti saranno fissati dal governo Renzi. L'intervento, infine, si chiude sulla proposta di riforma pensioni di Cesare Damiano, la più appoggiata dai diretti interessati e dai sindacati: ebbene, dalle parole di Morando traspare chiaramente che non potrà essere quello il punto di partenza. Per aggiornamenti sulla questione previdenziale e sul TFR, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.