A distanza di un anno esatto dallo sciopero del 5 maggio 2015 (eclatante per via dell'enorme adesione da parte dei lavoratori), il mondo della Scuola si fermerà nuovamente giovedì 12 maggio 2016 per uno Sciopero Generale indetto da Cobas, Unicobas e Gilda. Una protesta che, naturalmente, avrà come argomento principale la legge 107 e la 'Cattiva Scuola' renziana ma che intende anche mettere con le spalle al muro i sindacati confederali, reduci dall'accordo con il governo sulla mobilità.
Ultime news scuola, domenica 17 aprile: sciopero generale proclamato da Cobas, Unicobas e Gilda
Quello dei sindacati di base ai confederali rappresenta un vero e proprio aut aut: 'O con noi, a fianco del personale scolastico, oppure con il governo Renzi: non avete più alibi' è il messaggio lanciato a Flc-Cgil, Cisl, Uil e Snals, 'accusati' di aver accettato la chiamata diretta e gli ambiti territoriali nel nuovo contratto mobilità docenti 2016/2017.
Saranno tanti i motivi della protesta del prossimo 12 maggio, visto che si scenderà in piazza anche per il concorso e per la situazione del precariato, per il trattamento indegno subito dai neoassunti e dal personale ATA, per il perdurare del 'congelamento' del blocco contrattuale, per chiedere la cancellazione delle prove Invalsi, per la chiamata diretta degli insegnanti, per il bonus del 'merito' e la sua assegnazione ai docenti ritenuti più 'bravi', per la nuova mobilità che penalizza in maniera grave i neoassunti con la fase 'C' e l'obbligo dell'alternanza scuola-lavoro.
Il 4 e 5 maggio, sciopero docenti scuola primaria per quiz Invalsi
Lo sciopero generale rappresenterà anche un'opportunità per allargare la campagna relativa ai quattro quesiti referendari, per i quali è già cominciata la raccolta delle firme in tutta Italia.
Cobas, inoltre, conferma un altro sciopero dei docenti della scuola primaria, programmato per le giornate del 4 e 5 maggio, appositamente organizzato per boicottare i quiz relativi alle prove Invalsi: i sindacati invitano ciascun docente a scegliere quale delle due giornate risulterà più efficace per il boicottaggio. A questa protesta aderirà anche il personale ATA della regione Sardegna.