In arrivo, da parte del Miur e del governo,un'importantenovitàper ovviare al problema dell'abuso di precariato. Il Miurè memore della sentenza della Corte di Giustizia Europea datata 26 novembre 2014: tale sentenza era stata emessa dall'organo giurisdizionalepreposto in seguito ai ricorsi presentati da docenti precari. Essiavevano chiesto tutela dei loro diritti: erano infatti costretti a sottoscrivere contratti precariper periodi equivalenti o superiori ai dieci anni.La Corte di Giustizia Europea aveva allora messo un veto all'abuso di precariato: era stato fissato il tetto massimo dei 36 mesi come limite per la sottoscrizione di contratti a termine.

In vista della riforma del sistema di formazione e reclutamento previsto dalla Buona Scuola, la situazione subirà una svolta. Per i docenti non ci sarà più l'incubo del precariato: il Miur,in seguito allenumerose sentenze perse in merito, con tanto di risarcimenti economici dovuti ai docenti lesi dei propri diritti, ha stabilito che (sempre facendo seguito a disposizioni governative) i vincitori dei concorsi pubblici avranno diritto a contratti a tempo determinato; essi faranno a capo a untirocinio formativo della durata di tre anni.

Riforma scolastica: nuovi contratti

Secondo quindi le nuove disposizioni contenute all'interno del Decreto scuola è possibile apprezzare che si prevede una regolare cadenza di concorsi pubblici a cattedra atti a selezionare docenti da assumere nella scuola secondaria statale.

Potranno prendere parte ai suddetti concorsi soloi possessori di un diploma di laurea magistrale o titolo accademico di secondo livello per gli ambiti artistici e musicali. Chi supererà le prove concorsuali potrà essere assunto con un contratto di lavoro a termine della durata media di tre anni. Dopo i primi dodici mesi di servizio svolto al docente verrà rilasciato un attestato di specializzazione che li permetterà di accedere al livello successivo.

I docenti potranno essere assunti anche con un contratto a tempo indeterminato, ma solo al termine dei primi tre anni e sulla valutazione del percorso svolto. All'interno del Decreto scuola si sta vagliando anche il futuro dei docenti attualmente precari, ma ogni caso sarà valutato singolarmente. Viene precisato che il sistema esplicato nelle righe precedenti sarà l'unico che permetterà la formazione e il reclutamento dei docenti, anche per periodi limitati quali le sostituzioni.