Le ultime notizie sul concorso a cattedra 2016 riguardano l'ordinanza del CdS che ha ammesso alla prova scritta del concorso a cattedra 2016 i ricorrenti in possesso della semplice laurea: mentre i docenti precari sottolineano la beffa di una procedura che mette sullo stesso piano coloro che hanno dovuto prendere l'abilitazione e coloro che non la posseggono, arriva la notizia che gli USR stanno predisponendo le aule per le prove dei ricorrenti. Al momento, la confusione è ancora alta perché non è chiaro ancora quale sarà il numero di coloro, in possesso dell'ordinanza, che aspirano a partecipare.

Nel frattempo, ha fatto il giro del web la storia di Ilaria, docente precaria al nono mese di gravidanza, che dovrà spostarsi di 120 chilometri se vorrà partecipare al concorso.

La storia di Ilaria: ultime news concorso a cattedra 2016

Sul sito redattoresociale.it è apparsa la storia di Ilaria, insegnante precaria che, al nono mese di gravidanza, ha difficoltà a spostarsi, per l'espletamento della prova scritta del concorso a cattedra 2016, nella sede che il sistema informatizzato le ha assegnato. La docente, infatti, aveva chiesto se fosse possibile un piccolo cambiamento: la richiesta era di una sede più vicina proprio per evitare i rischi, al nono mese, di un viaggio così lungo. La risposta dell'USR della regione Umbria è stata piuttosto netta: l'ufficio ha ricordato come l'assegnazione delle sedi per la prova scritta avvenga attraverso un programma informatizzato e che quindi è il sistema stesso a decidere; nessun cambiamento è possibile allo stato attuale delle cose, dal momento che la decisione non è 'umana' ma 'sistemica'.

L'attacco di Ilaria è stato piuttosto duro: l'Italia sarebbe un paese in cui le donne non hanno i medesimi diritti e la gravidanza è spesso un ostacolo per la propria carriera lavorativa; il nostro paese, insiste Ilaria, non garantisce pari opportunità alle donne. Lo sfogo della docente su Facebook ha messo in luce un'altra storia, quella di una docente che ha chiesto se, durante la prova, poteva allattare, uscendo dalla sede: questa volta la deroga le è stata concessa, ma le è stato sottolineato che il tempo 'perso' per l'allattamento non potrà essere recuperato. Per aggiornamenti sul concorso, le sue vicende procedurali e le sue 'storie', cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.