In Sardegna si guadagna di meno. Gli impiegati che lavorano nell’Isola, infatti, hanno uno stipendio inferiore del 16 per cento (euro in più, euro in meno) rispetto ai colleghi che si danno da fare nel resto d'Italia. Dove, comunque, non se la passano meglio: pensate infatti che lo stipendio dei docenti italiani è il più basso d'Europa.

Lo studio sulle retribuzioni

Questa è solo una parte del quadro che emerge dalla 21/a edizione del Rapporto Retribuzioni, elaborato da Od&M Consulting, una società di Gi Group specializzata nella gestione e valorizzazione delle risorse umane.

Nelle numerose pagine si legge che lo stesso trattamento, anzi forse peggio, è riservato anche a dirigenti, operai e insomma a quasi tutte le qualifiche dei lavoratori. L’Isola, infatti, è sempre agli ultimi posti anche se si fa un paragone con le retribuzioni medie dei lavoratori del Mezzogiorno. Addirittura per i dirigenti la differenza è notevole: supera infatti il 12 per cento. Che, fatti due conti in tasca, corrispondono a circa sedici mila euro in meno nel proprio portafoglio. Considerando questa situazione insomma è forse meglio per tutta l'Italia un'uscita anticipata dall'Euro.

Inumeri dell'analisi

L’analisi della società di ricerca è stata condotta su un campione di circa 380 mila lavoratori, tutti del settore privato, sull'intero territorio nazionale, isole comprese.

E per quanto riguarda i famosi quadri (in parole povere le diverse qualifiche) lo scarto che fa allontanare i lavoratori sardi da quelli del resto della penisola supera abbondantemente i seimila euro.

Facendo velocemente i calcoli,se i quadri incassano, a livello nazionale, più di 57 milioni di euro, in Sardegna si fermano alla cifra di 51 milioni dieuro.

Sei milioni in meno praticamente. Per capirci: un lavoratore dipendente che lavora nell'Isola guadagna in media 23 mila e 429 euro. Un dato che riduce gli stipendidi chi lavora in Sardegnapraticamente del dieci per cento rispetto a quelli nazionali.

Magre consolazioni

Almeno un dato positivo: c’è una vertiginosa crescita delle retribuzioni.

Ma, volendo fare i pignoli, anche in questo caso ci sono differenze: la retribuzione totale annua media (la famosa Rta) al sud e nelle isole (36 mila euro e rotti) ha infatti registrato negli ultimi anni una crescita inferiore rispetto a quella nazionale. Almeno della media che si attesta al 3,7 per cento. Insomma è vero che chi lavora in Sardegna ha avuto un aumento di stipendio ma la retribuzione è sempre inferiore a quella dei loro colleghidelle altre regioni.