Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti avrebbe dato il via libera al part-time agevolato che, stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe partire dal prossimo 20 maggio. Si tratta di un meccanismo volto a rendere più flessibili le uscite ricorrendo al contratto di lavoro parziale.

Part-time agevolato per i dipendenti del settore privato

"Vedremo se questa iniziativa piacerà alle imprese", ha detto il ministro Poletti. Un nuovo passo avanti compiuto dal Governo dopo le numerose perplessità sul tema previdenziale che, sebbene sia una misura in via sperimentale potrebbe favorire l'ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro.

Giuliano Poletti, però, tiene a ricordare che i maggiori beneficiari del provvedimento sono i lavoratori appartenenti al settore privato, ma potrebbe essere esteso anche agli appartenenti del pubblico impiego.

Il part-time agevolato, infatti, riguarderebbe solo una piccola parte di lavoratori nati entro il 31 maggio del 1952 che, entro il 31 dicembre 2018 abbiano maturato almeno 66 anni e 7 mesi di età anagrafica. I lavoratori, quindi, in possesso di tale requisito potrebbero richiedere la riduzione dell'orario lavorativa tra il 40 e il 60%, previo accordi con il datore di lavoro, senza andare in contro a nessuna penalizzazione.

Si tratta di una misura che potrebbe rivelarsi molto utile visto che lo Stato riconoscerebbe al lavoratore la contribuzione figurativa in modo tale da permettere il raggiungimento del diritto alla pensione piena.

Resta comunque inteso, che il lavoratore sarebbe costretto a pagare il differenziale contributivo attraverso il versamento dei contributi volontari.

Part-time: l'Inps stanzia 60 milioni di euro per il 2016

Stando a quanto anticipato da Poletti, anche le piccole imprese potrebbero fruire del part-time agevolato visto che, il datore di lavoro non sarebbe obbligato ad assumere nuovo personale.

Per finanziare la misura, sono stati stanziati dall'Istituto di Previdenza circa 60 milioni di euro per il 2016 e, in caso di superamento del plafond, i lavoratori potrebbero ricorrere al part-time nell'anno seguente.