Tutto pronto per l'avvio dei pensionamenti flessibili in età avanzata tramite il passaggio al part time: la sperimentazione prevista all'interno della LdSdi fine 2016 inizierà ufficialmente il prossimo 20/05 e permetterà ad una platea di 63enni di siglare un accordo con il proprio datore di lavoro, al fine di ridurre il proprio orario di impiegofino al limite del 60% e con conseguenze mitigate sull'importo dello stipendio. Allo stesso tempo, i contributi versati saranno comunque garantiti a livello figurativo, pertanto il lavoratore non vedrà alcuna differenza nell'importo della pensione, una volta che avrà raggiunto i requisiti ordinari di quiescenza.

Ma sulla misura restano anche numerosi dubbi e perplessità, se non altro per i vincoli nelle possibilità di accesso: tanto che per capire se il meccanismo prenderà piede, anche i decisori pubblici sonoin attesadel riscontro da parte delle aziende. "Vedremo se piacerà alle imprese" spiega il Ministro del lavoro Giuliano Poletti, annunciando il prossimo e definitivo arrivo del provvedimento di leggeall'interno della Gazzetta Ufficiale.

Riforma pensioni e prepensionamenti 2016: i limiti dell'attuale proposta

Stante la situazione, appare chiaro che il successo dell'iniziativa sarà legato proprio al perimetro dei limiti da non superare per poter avere accesso al beneficio. Per prima cosa, bisogna specificare che il part time agevolato resterà disponibile solo per una parte della platea dei lavoratori privati, ovvero per coloro che matureranno il diritto al pensionamento entro la fine del 2018.

I criteri prevedono il raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi, quindi la misura si limita a coloro che sono nati prima del mese di giugno 1952. Bisogna inoltre sottolineare che oltre al consenso dell'azienda, sarà importante la tempestività della domanda inoltrata presso l'Inps. Questo perché i fondi stanziati per il part time agevolato restano limitati: si tratta di 60 milioni di euro per anno a partire dal 2016 e fino al 2018, escluso il 2017 per il quale lo stanziamento previsto raddoppia a 120 milioni.

Pensione anticipate: la misura sostituisce la flessibilità?

Visti i requisiti appena esposti, è chiaro che sono in molti ad esprimere delle perplessità. Un primo elemento di criticità riguardail nododelle risorse limitate messe a copertura dell'iniziativa: se il plafond annuale risulterà esaurito, le domande slitteranno automaticamente all'anno successivo.

Ma un'altra forte perplessità concerneil fatto che il lavoratore dovrà comunque rimanere legato al posto di lavoro, seppure con un carico orario inferiore. Mentre coloro che si trovano disoccupati in età avanzata o in aziende non interessate all'agevolazione, si troveranno comunque a doversi scontrare contro l'impossibilità di fruire dell'iniziativa. Insomma, il part time agevolato sembra più una misuradi supporto e accompagnamento alla pensione, piùche una vera e propria apertura alla flessibilità previdenziale e alla rimessa in moto del turn over tra lavoratori di diverse generazioni.

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