Quando andranno in pensione i dipendenti della Pubblica amministrazione? Con l'allungarsi della speranza di vita media ed il conseguente allontanamento della maturazione dell'età necessaria per la pensione, la domandaè sempre più di attualità per chi ha già accumulato un numero elevato di anni di lavoro. Dalla tabellache alleghiamo nella fotogallery, il lettore potrà prendere visione dell'anno previsto per l'andata in pensione in base ai calcoli effettuati dalla Cisl Fp Torino, partendo dall'anno di nascita e dall'età del primo lavoro con versamenti contributivi.
Lo schema permette di valutare se attendere la maturazione del requisito anagrafico valido per la pensione di vecchiaia oppure di valutare attentamente le possibilitàdi andare in pensione anticipatamente.
Pensione anticipata 2016: il taglio potrebbe arrivare al12%
La riforma delle Pensioni, del resto, proprio in questi giorni sta facendo registrare un deciso passo in avanti nella trattativa tra il Governo ed i sindacati sulle ipotesi di flessibilità in uscita dal lavoro. In altre parole, l'attenzione dei futuri pensionati è concentrata sulla pensione anticipata da conseguire al compimento dei 63 anni e 7 mesi: ma in tal caso occorrerà valutare l'entità della decurtazione sull'assegno pensionistico.
E' proprio sul taglio delle pensioni per gli over 63 che il tavolo delle trattative traGoverno e sindacati fa registrare le maggiori perplessità. L'Esecutivo è pronto a varare a riforma delle pensioni sulla base della decurtazione del 3 o 4 per cento per ciascun anno di anticipo. Si arriverebbe ad un taglio complessivo del 12 per cento per chi dovesse andare in pensione anticipata piena, ovvero sfruttando tutti e tre gli anni di anticipo pensionistico.
Pensioni anticipate solo con prestito pensionistico
Tutta l'impalcatura delle pensioni anticipate allo studio verte sul prestito pensionistico assicurato dagli istituti bancari e garantito dallo Stato, ma solo per i contribuenti che prevedibilmente lasceranno il lavoro con un modesto assegno mensile. Addirittura la garanzia dello Stato potrebbe venire a mancare del tutto, lasciando i pensionati da soli nel rapporto con le banche: è questa l'ipotesi delle ultime ore riportata da Il Sole 24 Ore nel caso in cui la Comunità europea dovesse giudicare troppo audace la garanzia statale ed il conseguente aggravio delle spese per il bilancio pubblico. Infatti, per garantire la flessibilità in uscita è prevista una spesa previdenziale che non dovrà essere superiore al miliardo di euro.