Per la maggior parte dei contribuenti italiani la busta arancione che l'Inps invierà per far conoscere "la pensione futura" sarà una frustrazione, sia per l'età calcolata per l'uscitada lavoro che per l'assegno pensionistico che si incasserà. Per chi volesse migliorare il proprio futuro pensionistico c'è la possibilità di ricorrere ad alcuni strumenti previdenziali, anche alternativi. Tra questi vi è il riscatto della laurea, meccanismo che consente a chi ne usufruisce di aumentare l'assegno pensionistico e, a qualcuno, di abbassare l'età necessaria per la pensione, magari proprio di quei mesi che mancano per chiudere la carriera lavorativa.

Tuttavia questa seconda missione del riscatto degli anni universitari è più complicata: vediamo perché.

Riscatto della laurea: di quanto si riduce l'età per andare in pensione?

Riscattare la laurea è un'operazione costosa e la sua convenienza va valutata contribuente per contribuente. La prima regola quasi generale è che riscattare la laurea per andare prima in pensione può servire se il contribuente ha iniziato a lavorare prima del compimento dei 25 anni: oltre i 30 l'effetto è da valutare. L'inserto economico del Corriere della Sera ha pubblicato un interessante dossierformulato da Progetica, società di studi economici e finanziari, in base al quale chi oggi ha 30 anni, con prospettiva di pensionamento a 70 anni e cinque mesi, con il riscatto del corso di laurea di tre anni anticiperebbe l'età per la pensione a 68 anni e quattro mesi, con il riscatto di cinque anni anticiperebbe a 66 anni e due mesi.

Dunque, l'anticipo dell'età della pensione potrebbe arrivare a superare iquattro anni. Un quarantenne che, secondo la riforma Fornero, andrà in pensione a 69 anni e cinque mesi, con il riscatto della laurea di tre anni anticiperebbe l'età per la pensione a 67 anni e quattro mesi, con quello acinque anni andrebbe in pensione a 65 anni e due mesi.

L'età per la pensione di un cinquantenne di oggi è fissata a 68 anni e tre mesi: con il riscatto l'età si abbasserebbe, rispettivamente, a 66 anni e due mesi e a 63 anni e undicimesi.

Di quanto aumenta l'assegno pensione col riscatto della laurea?

L'abbassamento dell'età necessaria per andare in pensione con il riscatto della laurea determinerebbe un allungamento degli anni di godimento della pensione (in base alle speranze di vita) e, conseguentemente, un maggiore quantitativo di pensione, anche se diminuirebbe l'assegno mensile.

Come dall'esempio riportato nella photo gallery, infatti, un trentenne che avrebbe un assegno pensione mensiledi 1.749 euro, con il riscatto otterrebbe 1.645 euro, che però andrebbero moltiplicati per tutti i mesi della durata della propria vita, determinato un incasso totale di pensione maggioratodel 4 per cento. Lo stesso discorso può farsi per il riscatto della laurea per chi oggi ha 40 e 50 anni.