La questione legata alla mobilità docenti 2016/2017 continua a far discutere e non solo per quanto riguarda il discorso riguardante la chiamata diretta, dove Miur e sindacati cercheranno di trovare un accordo in merito alla sequenza contrattuale che dovrà regolare la procedura da adottare.
Se da una parte c'è la più che comprensibile preoccupazione di migliaia di docenti che temono di essere 'spediti' in località molto lontane dai loro luoghi d'origine, sul fronte politico si temono, invece, ripercussioni serie per quanto riguarda il discorso della continuità didattica degli studenti.
Ultime news scuola, venerdì 27 maggio 2015: Centemero 'A rischio continuità didattica studenti'
L'onorevole Elena Centemero, responsabile Scuola di Forza Italia, ha parlato di tema estremamente serio, riferendosi alla mobilità, visto che occorre tutelare il diritto degli studenti alla loro formazione e alla loro continuità didattica. 'Tutto ciò è messo a rischio, se si continua a subire un continuo cambio di insegnanti: a tal proposito - continua la Centemero - noi di Forza Italia avevamo presentato un emendamento alla legge 107'.
Anief su mobilità docenti: 'Non si cambiano le regole in corsa'
Un altro motivo di preoccupazione, secondo la parlamentare, è quello legato non solamente al cambio della sede ma anche a quello della materia insegnata, un concetto che è stato ampiamente portato alla luce anche dal sindacato Anief.
Il problema nasce dal fatto che è stato chiesto ai docenti (ci si riferisce alle superiori) di presentare domanda di mobilità secondo le vecchie classi di concorso mentre l'assegnazione delle nuove sedi potrebbe avvenire secondo le nuove classi concorsuali: da qui il serio rischio che i professori si debbano ritrovare ad insegnare, in pratica, un'altra materia.
'Le regole si stabiliscono prima e non in corso' sottolinea Marcello Pacifico, presidente Anief, preoccupato perchè saranno proprio gli studenti a pagare le conseguenze di questa procedura.
Elena Centemero ha sottolineato come la vita lavorativa dei docenti dipenda ormai dalla sorte e non più dalla loro professionalità e dalle loro competenze.
'Tutto ciò conferma - ha concluso l'onorevole di Forza Italia - come la sinistra non presti attenzione alla formazione degli studenti, considerando la scuola solo come uno strumento per creare posti di lavoro'.