Lunedì 30 maggio 2016 si svolgerà lo sciopero da parte dei dipendenti dell’igiene ambientale. L’agitazione avrà una durata di 24 ore e coinvolgerà più di centomila impiegati in tutta Italia. Gli organizzatori della protesta sono i sindacati di riferimento, tra cui Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e, infine, Fiadel.
Igiene ambientale, sciopero del 30 maggio 2016: ecco i disagi previsti
La 24 ore di sciopero (30/05/2016) dei dipendenti del settore rifiuti e igiene ambientale, di lunedì comporterà, con ogni probabilità, lamancata raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti e numerose inefficienze per quanto riguarda il regolare processo di nettezza urbana (cassonetti, ripulitura delle strade, ecc.).
I disagi arrecati dall’agitazione si verificheranno su tutta la penisola italiana. Sono previste, per di più, numerose manifestazioni, in segno di protesta, in molte piazze italiane. In ogni caso, saranno garantiti i servizi minimi essenziali previsti dalla nostra Costituzione. Tali servizi riguardano il regolare svolgimento della raccolta dei rifiuti a ridosso degli istituti ospedalieri e scolastici, nei mercati e nei pressi degli uffici postali.
Motivi dei sindacati e dipendenti sullo sciopero contro raccolta rifiuti
Molteplici le ragioni che hanno spinto i sindacati ad indire lo sciopero del 30 maggio 2016. I dipendenti del settore attendono, ormai, il rinnovo contrattuale da 30 mesi. La protesta è finalizzata per garantire, agli stessi, le “necessarie garanzie di cui hanno bisogno”.
I sindacati chiedono un aumento, nei confronti dei lavoratori, di cento euroin più in busta paga per i tre anni che vanno dal 2016 al 2018 e la possibilità di marginalizzare il ‘Jobs Act’ per il settore specifico, in modo tale da evitare i cosiddetti ‘licenziamenti facili’ e consentire, così, la standardizzazione del livello occupazionale.
Ultima, ma non per importanza, richiesta dei sindacati è quella dell’implementazione della clausola sociale per permettere di conservare i diritti acquisiti durante gli anni lavorativi.
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