La notizia secondo la quale il CdS ha rigettato il ricorso Miur avverso a coloro che, senza abilitazione o non rientranti nelle categorie previste, hanno fatto comunque domanda di partecipazione al concorso scuola 2016ha suscitato molte polemiche: ad intervenire sono stati anche i sindacati che hanno chiesto al ministro Giannini di fare un passo indietro e revocare le procedure concorsuali. A margine di un incontro tenutosi a Firenze nel Palazzo Vecchio, ai giornalisti che chiedevano un'opinione sulla questione e paventavano l'ipotesi di un differente canale di immissione in ruolo, il ministro Giannini ha risposto che la Costituzione Italiana prevede che, per diventare insegnanti, occorre superare una selezione nazionale pubblica chiamata 'concorso'.

Per cercare altre vie, bisognerebbe prima cambiare la Carta Costituzionale, questo il succo del commento del ministro. Le risposte non sono tardate ad arrivare.

La prof risponde al ministro Giannini sul concorso scuola 2016

I docenti precari stanno chiedendo da tempo perlomeno il doppio canale di immissione in ruolo: da un lato il concorso scuola 2016, dall'altro lo scorrimento delle graduatorie. Inoltre, sempre sulla questione della necessità o meno del concorso per essere assunti nella Pubblica Amministrazione, le associazioni dei precari hanno sempre fatto presente che proprio la Costituzione prevede non solo il concorso per titoli ed esami ma anche quello per soli titoli.

A mancare, secondo i diretti interessati, è stata proprio la volontà politica.

Nella giornata di oggi, sta facendo il giro del web la breve lettera di una docente precaria che ha voluto precisare un punto: ammettendo che sia vero che non sia possibile assumere gli insegnanti senza concorso, la docente ha risposto che evidentemente il premier Renzi e il ministro Giannini hanno la memoria corta perché il Miur, con il piano straordinario di assunzioni, soltanto pochi mesi fa ha portato in cattedra decine di migliaia di docenti che non avevano superato alcun concorso pubblico nazionale.

Il problema, al di là della polemica, resta: il governo Renzi, infatti, non ha ancora stabilito la fase transitoria che dovranno attraversare coloro che si troveranno a non vincere il concorso; si tratta di una delega concessa dalla legge 107 e che non è stata ancora discussa. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.