La chiamata diretta dei docenti resta una delle questioni più urgenti da risolvere, alla luce di quanto stabilito dall'articolo 1 (comma 5) del nuovo contratto di mobilità siglato quasi due mesi fa dal Miur e dai sindacati: lì si parla chiaramente di procedura e di criteri attuativi come oggetto di sequenza contrattuale.

Ultime news scuola, mercoledì 25 maggio 2016: sindacati scrivono al ministro Giannini

Il fatto è che da Viale Trastevere tutto tace o quasi, se si eccettua qualche sporadico incontro con funzionari del Ministero che non hanno esitato a respingere come un muro le richieste dei sindacati, facendosi forza su quanto esplicitato all'articolo 73 della legge 107 che, in fondo, parla di mobilità docenti professionale e territoriale che, a partire dall'anno scolastico 2016/2017, opererà su ambiti.

I sindacati, ieri martedì 24 maggio, hanno inviato una lettera diretta al ministro Giannini (e per conoscenza al sottosegretario Faraone) per chiedere un incontro urgente: la richiesta è per un 'faccia a faccia' con la responsabile dell'istruzione in Italia, visto che sono passati oltre dieci mesi dall'ultimo confronto tra l'onorevole Giannini e le rappresentanze sindacali. Troppi gli impegni del ministro oppure mancanza di volontà per un confronto?

Rischio caos ad agosto e a settembre: meglio posticipare all'anno prossimo

I sindacati vogliono un dialogo politico perchè la chiamata diretta dei docenti rischierà di provocare una gran confusione anche perchè solo alla metà di agosto verranno comunicati i trasferimenti degli insegnanti delle superiori coinvolti nella questione: si teme che gli USR possano essere travolti dall'eccessiva mole di lavoro, tenendo presente anche il discorso legato alle assegnazioni provvisorie, estese anche ai docenti neoassunti per l'anno scolastico 2015/6, secondo quanto stabilito dal decreto Scuola.

Di fronte ad una situazione che si preannuncia caotica, i sindacati vorrebbero chiedere al Miur, quanto meno, un rinvio all'anno prossimo: in questo modo, si potrebbero porre le basi per un confronto costruttivo che possa portare ad una regolamentazione strutturata della delicatissima questione.