Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è costretto, in queste ore, a curarsi le ferite di un responso elettorale, quello delle amministrative 2016, assolutamente disastroso per lui e per il Partito Democratico. Eppure non si tratta di un fulmine a ciel sereno, perchè i malumori, soprattutto quelli provenienti dal mondo della Scuola, erano nell'aria già da tempo.

Ultime news scuola, mercoledì 22 giugno 2016: crollo Renzi e quel 'Io non voterò mai più PD'

Da almeno un anno, infatti, la stragrande maggioranza degli insegnanti e del personale ATA ha tappezzato le bacheche dei vari gruppi social con lo slogan 'Io non voterò mai più PD' ed i risultati di questa protesta si sono inevitabilmente e puntualmente manifestati.

Una lettera inviata ad Orizzonte Scuola e firmata dalDott. Prof. Andrea Iuliano RSU IIS Giugliano in Campania, ha voluto ricordare al premier alcuni importanti errori da lui commessi nei confronti del personale scolastico da quando ha deciso di promuovere la Buona Scuola.

Buona Scuola, tra docenti 'transumanti', chiamata diretta e valutazione

All'interno della simbolica missiva si parla di 'transumanza' dei docenti (la scorsa estate venne usato il ben più duro termine 'deportazione) e di piano di assunzione fatto con criteri balordi; non si poteva non citare la chiamata diretta dei dirigenti scolastici, secondo la quale se un docente non sarà 'gradito' al preside non avrà la possibilità di insegnare secondo i propri meriti.

Si parla anche di valutazione dei docenti che la Buona Scuola ha affidato nelle mani dei genitori, persino degli studenti, mentre, in realtà, per arrivare ad un giudizio sulle competenze di un professore è necessario possedere competenze specifiche ed approfondite.

'Renzi, Le è andata male, i docenti mantengono le promesse: il bello, però, deve ancora venire'

'Le è andata male' scrive il professor Iuliano, visto che il presidente Renzi non ha voluto tener conto della reazione del mondo della scuola, non ha prestato orecchio alle promesse degli insegnanti: 'Noi, a Roma, nel maggio del 2015, Le facemmo una solenne promessa' e la promessa l'abbiamo mantenuta.

La politica non ha mai voluto fermarsi per riflettere, ha voluto sempre andare avanti con la propria cocciutaggine incomprensibile, forse affetta dalla sindrome dell'onnipotenza.La lettera del professor Iuliano si conclude con un'ulteriore promessa rivolta al Presidente Renzi: 'Il bello deve ancora arrivare, buon lavoro'.