I danni procurati dalla legge Fornero sono sotto gli occhi di tutti. I lavoratori in procinto di andare in pensione si sono visti allungare di 5 anni l'uscita dal mondo del lavoro e, contemporaneamente, si è creato il problema esodati. Ci sono volute ben 7 salvaguardie per contenere i danni che la legge aveva procurato e forse con l'ottava si potrà ritenere conclusa la vicenda. Ma in realtà la storia non finisce qui perché nel frattempo altri 700.000 lavoratori hanno perso il lavoro nel periodo 2012 - 2016 e, dopo avere usufruito degli ammortizzatori sociali, allo scadere dei 24 mesi si ritroveranno senza reddito ed in più, se vogliono avere diritto alla pensione, sarannocostretti a dover mettere mano al portafoglio per pagare i contributi volontari da versare nelle casse dell'Inps.

Questi lavoratori non hanno scelte perché, in una Italia che funzionasse, avrebbero potuto aspirare ad un posto di lavoro ma, vista l'eta avanzata, il lavoro è praticamente una utopia. E se non c'è lavoro per i giovani figuriamoci come sia possibile reinserire un anziano in una fabbrica o una azienda. La realtà è che da un lato lo Stato utilizza le risorse generate dalla legge Fornero ma dall'altro non si cura delle storture che essa genera.

Edoardo Babuscio

Il presidente dell'Associazione mobilitati Edoardo Babuscio ha cercato più volte di sensibilizzare il governo chiedendo aiuto ai vari parlamentari che seguono le vicende dei pensionati italiani. Ma la realtà è che il numero di mobilitati spaventa i politici.

Se per i 250.000 esodati ci sono volute 8 salvaguardie come potrebbe il governo traghettarne 700.000? I mobilitati sono fratelli degli esodati perché anch'essi hanno perso il lavoro per crisi occupazionale e lo Stato attualmente non vuole investire risorse per loro.Abbiamo già visto nella passata Legislatura tale atteggiamento. Il Governo Monti è riuscito ad impedire, già allora, l’approvazione di norme che avrebbero consentito di evitare di avere migliaia di famiglie alla disperazione nell’angoscia del proprio futuro.