Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è stata intervistata da Giovanni Minoli, giornalista di Radio 24 nel corso della trasmissione radiofonica 'Mix24': un ampio faccia a faccia in cui la responsabile della Scuola pubblica italiana ha risposto ad una serie di domande 'pressanti' e pungenti.

'Mi sono sentita sola quando è stata approvata una riforma così complessa come la Buona Scuola - ha esordito il ministro - ma dopo si torna tutti uniti.' Quando le viene chiesto di dare un voto alla scuola al termine dell'anno scolastico appena conclusosi, risponde 'Darei 7 come voto alla scuola, si può migliorare'.

E' andata meglio per gli insegnanti oppure per gli studenti? ha domandato poi Minoli. 'E' andata meglio per la scuola che è fatta di docenti e di alunni'.

Ultime news scuola, sabato 11 giugno: Giannini 'Alla scuola voto 7'

A proposito del progetto 'Scuola al centro', quello che terrà aperti diversi istituti di quattro grandi città come Milano, Roma, Napoli e Palermo, il Ministro Giannini ribadisce che non saranno i professori a lavorare, bensì educatori scelti dalle associazioni operanti in loco. 'Pagati poco?' ha chiesto in modo pungente Giovanni Minoli. 'No, pagati per quello che serve per fare un'operazione che parte dall'alto ma che soddisfa un'esigenza che proviene dal basso. Noi diamo risposte'.

'Assunzioni fatte, non decise: resteranno solo supplenze fisiologiche'

In merito alle assunzioni, il giornalista di Radio 24 parla di 86.000 assunzioni 'decise' nei mesi scorsi ma il ministro Giannini interviene prontamente correggendo il tiro: 'No, no, fatte, non decise, perchè a volte tra il decidere e il fare c'è di mezzo il mare'.

Per quanto riguarda le supplenze, l'onorevole ribadisce come quelle fisiologiche resteranno ('Se la professoressa o il professore prende l'influenza, è chiaro che si risolve con il personale della scuola') mentre nel giro di tre anni la supplentite verrà curata radicalmente, visto che la Buona Scuola intende scardinare un monumento storico come quello del precariato.

Giannini: 'Non ci sarà chiamata diretta: solo un cambiamento nel meccanismo di selezione'

A proposito della chiamata diretta, il ministro dice che 'Non c'è chiamata diretta perchè la Costituzione dice che si entra a scuola con un concorso nazionale che è in atto in questi mesi. Una volta che si è superato il concorso, tra agosto e settembre, cambia il meccanismo di selezione....'

Giovanni Minoli interrompe il ministro chiedendo: 'Quindi non ci sarà mai chiamata diretta?' La risposta dell'onorevole: 'Se per chiamata diretta si intende 'prendo il professor Minoli che è bravo e mi piace, no, non sarà così....se invece, tra i vincitori, c'è il professor Minoli e la professoressa Giannini prendo Minoli perchè sa più di storia e la Giannini perchè sa più di filosofia...questa sarà la responsabilità dei presidi'.