Secondo quanto riportato dall'Istat, in Italia è in netto aumento la ricerca di lavoro attraverso conoscenti e parenti. Alla base di tale questione ci sono gli scarsi risultati che Internet concede in fatto di lavoro. I dati parlano chiaro: l'84,8% cerca lavoro nel proprio nucleo familiare o tra amici, al 55,4% c'è chi punta al web e fermi al 69,2% restano coloro che inviano curriculum.
La percentuale delle persone che cercano offerte di lavoro su Internet si presenta in netto ribasso rispetto allo scorso anno dove venne registrato il 59%. L'Italia presenta quindi poco feeling con le piattaforme di ricerca digitale in fatto di lavoro e questo è causato sopratutto dalla tendenza degli italiani ad ottenere un lavoro attraverso legami parentelari.
Sono sempre più infatti le persone che riescono a trovare un'occupazione grazie ai propri familiari già inseriti in tali impieghi. Oltre l'impegno, la qualifica e la passione c'è la raccomandazione di amici e parenti che sembrano essere l'unica soluzione valida per un problema divenuto ormai all'ordine del giorno. A presentare questa tendenza, oltre all'Italia, anche Regno Unito e Stati Uniti. Secondo l'Istat queste nazioni sono quelle in cui è presente maggior legame tra reddito dei figli e quello dei padri.
I giovani sempre in crisi
Ad avere la peggio in Italia, sembrano essere sempre i giovani che dopo aver conseguito il massimo titolo di studio non riescono a trovare un impiego nei due anni successivi.
Nonostante le manovre del governo, questa situazione rappresenta ancora una piaga dolente del nostro territorio. L'Italia è un paese in cui, secondo le stime, la meritocrazia incide sempre meno rispetto ai legami parentelari ed alle raccomandazioni capaci di generare risultati soddisfacenti e fruttuosi. Intanto il Sud è il territorio con la maggiore incidenza del problema anche se il Nord non è da meno.
Bisognerà dunque fare di più per invertire tale tendenza ed evitare le ''fughe di cervelli'' che si moltiplicano giorno dopo giorno. Sono in continuo aumento ormai, i giovani che lasciano l'Italia per mettere in pratica le loro competenze all'interno di nazioni in grado di garantire maggiore stabilità e retribuzione. Quello del precariato è un altro fenomeno molto diffuso nella penisola italiana con i contratti a tempo determinato sempre più in voga.