Le ultime novità sulla pensione anticipata al 9 giugno giungono direttamente dallerecenti dichiarazioni dei sindacati che non intendono mollare su alcune richieste base fatte al Governoinerenti laflessibilità in uscita. Annamaria Furlan, Cisl,ha parlato della necessità di trovare quanto prima un compromesso condiviso col Governo Renzi per modificare subito la Riforma Fornero, una misura che non può essere l'APE perché i lavoratori non intendono accettare un prestito dalle banche per poter accedere alla loro quiescenza. L'errore più grande, dice la Furlan, è stato quello, attraverso l'approvazione della Legge Fornero, di incrementare l'asticella pensionistica di diversi anni.

Non possono stare sulle impalcature, aggiunge convinta,persone con 66-67 anni, è fondamentale dunque scindere i lavori. I sindacati concordano su un aspetto 'ben venga'il confronto con Poletti del prossimo 14 giugno, ma sulla flessibilità in uscita a partire dai 62 anni non si intende fare marcia indietro. Vediamo le ultime affermazioni.

Ultime novità pensione anticipata: sulla flessibilità dai62 anni non si discute

Domenico Proietti, segretario confederale Uil con delega alle politiche previdenziali, in una recente intervista ha espresso la sua opinione sull'operato del Governo che è abbastanza in linea con quella espressa dalla Furlan: esistono già proposte concrete presentate dai sindacati, che l'esecutivo dovrebbe tenere in viva considerazione.

Dello stesso parere il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano che da tempo mette in guardia il Governo sul fatto che esistano dei temi sociali molto cari ai cittadini come la previdenza ed il lavoroe che su questi non sia più possibile tergiversare. Il voto delle amministrative secondo Damiano è stato già un bel segnale per il Pd, il popolo ha manifestato sfiducia nei confronti dell'attuale Governo, solo agendo in fretta sulla questione previdenziale sarà possibile recuperare, forse, un minimo di elettorato, sostiene Damiano.

Il Governo ha capito?

Proietti, aggiunge, finalmente dopo la nostra mobilitazione, dopo due anni il governo ha capito che alcuni temi vanno messi in agenda politica e cheènecessario un confronto con le parti sociali. Il tavolo di confronto sarà certamente importante in quanto partendo dalle proposte fatte dai sindacati si potrebbe trovare una soluzione condivisa e accettata anche dai lavoratori.

La riforma Pensioni dovrebbe essere oggetto della prossima legge di stabilità, per quel tempo ci si augura che la pensione anticipatadivenga una realtà possibile e che si possa accedere alla quiescenza da 62 anni con leggere decurtazioni sull'assegno finale.

Il DdL 857 di Damiano-Baretta è un buon punto d'inizio da cui si dovrebbe partire anche per venire incontro alle esigenze particolari dei lavoratori precoci, che avrebbero la possibilità di accedere alla pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dalla loro età anagrafica. Non bisogna inventare, dice Proietti, soluzioni fantasiose, occorre la flessibilità a partire dai 62 anni d'età. Si arriverà ad una soluzione? Elsa Fornero ospite stamane all''Aria che Tira su La 7 continua a ribadire che piccole modifiche, risorse permettendo, potrebbero essere attuate specie per precoci ed usuranti. Il Governo le darà ascolto?