Abbiamo dato notizia, questa mattina, della richiesta inoltrata dal Ministero dell'Istruzione a quello delle Finanze per 30.000 cattedre in più per l'organico di fatto (settemila su posti vacanti e 23mila su spezzoni orari della stessa disciplina di insegnamento).
A questo proposito, il sindacato Anief ha attaccato duramente il dicastero di Viale Trastevere, accusandolo di continuare a tenere nascosto l'altissimo numero di posti da insegnante esistenti nella Scuola pubblica italiana.
Ultime news scuola, martedì 7 giugno 2016: Anief 'La devono finire con questi giochetti'
Le trentamila cattedre in più sarebbero state predisposte dal Miur quale 'ancora di salvataggio' per i docenti assunti nell'organico dell'autonomia che, attraverso le assegnazioni provvisorie, eviterebbero quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere considerato un vero e proprio esodo di massa.
Il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, parla di ennesimo tentativo da parte dell'amministrazione centrale di voler contenere le immissioni in ruolo: 'La devono finire di fare questi giochetti', afferma Pacifico riferendosi alla differenza tra l'organico di diritto e quello di fatto, definito come un 'equivoco, o meglio un alibi'.
Scuola, Miur stabilizzi docenti precari abilitati
Il Miur, invece, dovrebbe stabilizzare, una volta per tutte, i docenti precari abilitati,cominciando dalle classi di concorso le cui graduatorie ad esaurimento risultano già esaurite da tempo e dal sostegno, dove in diverse province vi è personale specializzato che potrebbe tranquillamente ricoprire i tantissimi posti liberi.
'Il Ministero dell'Istruzione deve smetterla di giocare al ribasso' tuona Pacifico, ricordando le quasi 116mila supplenze annuali (72.851 su posti comuni e 42.972 sul sostegno) a cui si è dovuti ricorrere anche nell'ultimo anno scolastico, di cui quasi 36.000 nella secondaria di II grado su posti comuni e quasi 22.000 nella secondaria di I grado.
Considerando anche i posti che si libereranno con il prossimo turn over, si arriverebbe a quasi 150.000 posti da coprire: ci si può nascondere ancora dietro un alibi?