L'incontro previsto per oggi, martedì 21 giugno 2016, alle ore 15,30, in Viale Trastevere, alla presenza del Capo Dipartimento dell'Istruzione, dottoressa Rosa De Pasquale e, molto probabilmente, del sottosegretario al Miur, Davide Faraone, potrebbe fornire una risposta importante in merito alla questione della sequenza contrattuale della chiamata diretta dei docenti, questione sulla quale dovrebbero essere fissate le norme procedurali cui i dirigenti scolastici dovranno attenersi.

La chiamata diretta interessa una buona schiera di insegnanti, oltre sessantamila, tenendo conto dei docenti neoassunti con le fasi B e C oltre a tutti coloro che risulteranno in esubero, in base all'esito della loro domanda di mobilità.

A che punto si trova la trattativa tra il Miur e i sindacati?

Ultime news scuola, martedì 21 giugno 2016: oggi incontro Miur-sindacati su chiamata diretta

Da oltre un mese, l'amministrazione centrale sta insistendo su una proposta di contratto, basata su dieci articoli che, in pratica, non fanno altro che riprendere fedelmente ciò che venne fatto scrivere nero su bianco all'interno della legge 107, in particolare nei commi 79, 80, 81 e 82. Il sottosegretario Faraone ha sottoposto il contenuto della proposta ai sindacati, nel corso dei precedenti incontri (l'ultimo dei quali si è svolto lo scorso 14 giugno): le rappresentanze di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams si sono mantenuti distanti da tale suddetta proposta, di cui non possono assolutamente condividerne i contenuti.

Sindacati: 'Nessun margine di discrezionalità dai presidi, criteri basati su graduatorie e punteggi'

La sequenza contrattuale sulla chiamata diretta, hanno ribadito i sindacati all'interno di una nota congiunta, necessiterà di un negoziato serio ed approfondito con il Ministero dell'Istruzione, negoziato che dovrà coinvolgere da vicino le forze politiche.

La strada appare, comunque, tutta in salita, anche perchè il ministro Stefania Giannini, da oltre dieci mesi, non presenzia un incontro con i sindacati. Le cinque sigle (presente stavolta anche la Gilda che si era autoesclusa in occasione della firma sul contratto di mobilità) non intendono cedere dalla proposta di un articolato che presenti regole tassative per i dirigenti scolastici e nessun margine di discrezionalità: per la chiamata diretta, verranno richieste, pertanto, criteri oggettivi e trasparenti, basati su punteggi e graduatorie.