Quali sono gli obblighi dei docenti della Scuola al termine delle attività didattiche? È cambiato qualcosa con la legge 107? E i docenti del potenziamento? Hanno obblighi diversi rispetto ai colleghi? In questo articolo risponderemo a queste domande, provando a far chiarezza su un tema che lascia ancora molti docenti confusi, anche per via delle indicazioni che variano da scuola a scuola. Sul tema è intervenuta la FLC CGIL che ha spiegato il ruolo dei docenti quando finiscono le attività didattiche.

I docenti e il termine delle attività didattiche a scuola

Fatta eccezione di coloro che sono impegnati negli esami di Stato, tutti gli altri docenti non hanno nessun obbligo di servizio al termine delle attività didattiche. La legge 107 non ha cambiato nulla in proposito. Ciò significa che la normativa di riferimento sono gli articoli 28 e 29 del CCNL attualmente vigente, che affermano che le attività di insegnamento vanno svolte in base al calendario scolastico della regione e al piano annuale delle attività deliberato dal Collegio dei docenti all’inizio dell’a.s. Ai docenti non può essere imposto nient'altro. Quindi, né il dirigente scolastico né nessun altro può richiedere che il docente sia presente a scuola in assenza degli alunni sulla base del monte ore della settimana (ad esclusione, ripetiamo, dei docenti delle scuole secondarie quando si svolgono le prove scritte).

Ma che dire dei docenti del potenziamento? Per loro valgono le stesse regole?

Docenti di potenziamento e termine attività didattiche

Per i docenti del potenziamento si applicano le stesse regole che si applicano a tutti gli altri. Il fatto che siano assegnati alle scuole come quota aggiuntiva, non fa di loro dei docenti di serie B.

I diritti e i doveri che hanno da contratto sono i medesimi dei colleghi. Probabilmente, se il Miur avesse definito una guida allo scopo di dare un orientamento sull'utilizzo dell’organico dell’autonomia, si sarebbe potuta evitare l'improvvisazione di alcune scuole, con il conseguente svilimento del ruolo e della professionalità di tali docenti.

L'organico di potenziamento non va utilizzato come risorsa a disposizione in qualunque momento e per qualsiasi compito, perché ciò rappresenta una discriminazione tra lavoratori. I suoi compiti vanno definiti in base al Ptof. Resta aggiornato sul mondo della scuola cliccando il tasto Segui.