Le ultime novità sulle Pensioni non possono esimersi dal riferirsi all'incontro tra Governo e Sindacati e dal piano di Renzi sulla flessibilità in uscita, che sta prendendo forme sempre più delineate di giorno in giorno. Per uscire dal lavoro tramite la pensione anticipata, ci si dovrà servire dell' APE, una sorta di prestito pensionistico da pagare a rate in 20 anni e che consentirà ai lavoratori di accedere con 3 anni di anticipo alla propria pensione. Il fatto di dover sottoscrivere un prestito per ottenere la propria pensione per cui si sono pagati contributi per decine di anni ha fatto storcere il naso a molti, da Salvini a Ballarò, fino a Cesare Damiano, inoltre non piace a nessuno la possibilità che vengano applicati dei tagli all'assegno INPS, anche importanti, per chi vorrà uscire volontariamente dal lavoro.

Ma come, non doveva esser "nessuna penalizzazione"? Evidentemente no...

Pensioni anticipate e prestito pensionistico: ultime novità e tagli possibili

Leultime novità sulle pensioniper chi vuole lasciare il lavoro, non sono delle migliori, infatti come ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, e come ha riportato il collega Antonio Signorini in un interessante approfondimento apparsosu Il Giornale di ieri, l'anticipo pensionistico sarà massimo di 3 anni, e il taglio sull'assegno potrà arrivare fino al 15%. Infatti, la restituzione del prestito potrà avvenire in 20 anni, con rate che si andranno a modulare a seconda da caso a caso. Per chi è rimasto senza lavoro, ha perso il posto o per soggetti deboli non ci sarà nessuna penalizzazione, ma al contrario per chi deciderà di uscire volontariamente dal mondo del lavoro tramite l'APE (il prestito pensionistico), le penalizzazioni saranno importanti.

In questo caso infatti il lavoratore si dovrà pagareintegralmente l'anticipo di 3 anni e non potrà detrarre fiscalmente le rate, ottenendo così una penalizzazione elevata che potrebbe arrivare al 15%. Evidentemente il Governo ha deciso di non mettere mano al portafogli ed è prevalsa la volontà di non intaccare i conti pubblici ed effettuare una manovra che permetta la pensione anticipata per i lavoratori, ma che sia a costo zero per il Governo.

Prossimo appuntamento che ci riserverà altre novità sulle pensioni sarà l'incontro con i sindacati del 23 giugno alle ore 15, noi come sempre seguiremo l'evolversi della situazione e vi riporteremo le notizie, voi potete seguirci cliccando segui in alto!