Dopo la rivoluzione della 'chiamata diretta', il sistema scolastico subirà una nuova importante trasformazione: mercoledì 27 luglio, il ministro Stefania Giannini dovrebbe illustrare le Linee Guida per quanto riguarda la legge delega sul nuovo sistema di reclutamento e di formazione dei docenti. Si tratta soltanto di una prima presentazione, perché, secondo la normativa, tutto deve essere pronto entro il mese di gennaio 2017. I due elementi più importanti di cui si discuterà sono: l'addio al TFA (e ai PAS, ovviamente) e l'inizio di un nuovo dispositivo per il reclutamento, fatto di lauree magistrali ad hoc, concorsi, corsi di specializzazioni, tirocini triennali ed esami – un percorso criticato da più parti perché molto lungo nel tempo; la fase transitoria per i docenti che, in possesso del titolo abilitante TFA o PAS, non riusciranno ad essere vincitori del concorso Scuola 2016 (e, stando alle bocciature, il numero sembra essere molto alto) – anche su questo punto si annidano le critiche anche da parte di chi si appresta a partecipare al III ciclo di TFA.

Nuovo sistema di reclutamento: addio TFA e fase transitoria

Il III ciclo di TFA, il cui bando dovrebbe essere emanato nei prossimi giorni, sarà l'ultimo corso abilitante, dopodiché il sistema cambierà completamente. I passaggi, nel futuro prossimo, saranno i seguenti: acquisizione della laurea magistrale con 24 crediti formativi professionalizzanti; essere vincitori delle prossime tornate concorsuali; tirocinio triennale formato da un anno di corso di specializzazione (affidato alle Università), fatto di corsi ed esami, e due anni di tirocinio diretto nelle scuola (la paga non è ancora certa, le polemiche vertono sulla tipologia contrattuale che si avrà); alla fine del triennio, se si verrà 'promossi', si potrà sperare in un contratto a tempo indeterminato.

Le polemiche sono montate soprattutto da parte di chi si appresta a frequentare il III ciclo di TFA: quale potrà essere il loro futuro? Quale sarà la disciplina transitoria per questi docenti e per tutti coloro che non vinceranno il concorso scuola 2016? Su questo punto, il Miur tace ancora anche se rappresenta il nodo più controverso dell'intera riforma del reclutamento, dal momento che si parla di più di 100mila insegnanti che rischierebbero di trovarsi in mezzo al guado tra il vecchio e il nuovo sistema. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.