Giungono notizie non positivedal 'mondo' delle Pensioni relativamente alle lavoratrici che decideranno di aderire alla cosiddetta 'Opzione Donna', norma prorogata dalla Legge di Stabilità 2016, per tutte le donne che abbiano maturato i requisiti anagrafici e contributivi entro la fine del 2015. Ricordiamo che la domanda potrà essere presentata durante tutto l'anno in corso.
Assegno ridotto del 20/30 percento
Quale sarà la 'sorpresa' per quelle lavoratrici che chiederanno di andare in pensione con l'Opzione Donna? L'assegno pensionistico subirà una riduzione del 20-30 percento e l'importo verrà calcolato con il meno conveniente sistema contributivo, un metodo che tiene conto dei contributi versati durante tutto l'arco di una vita lavorativa.
Facciamo 3 ipotesi di riduzione degli assegni per quelle donne che decidono di usufruire della pensione anticipata:
- Pensione a 58 anni e 3 mesi nel 2016: riduzione del 28,8 percento rispetto al trattamento considerato con il sistema misto;
- Pensione a 59 anni e 3 mesi nel 2017: riduzione del 26,52 percento rispetto al sistema misto;
- Pensione a 60 anni e 3 mesi nel 2018: penalizzazione del 24,11 percento.
Assegno pensionistico dopo 12 o 18 mesi
La regola generale è che maggiori sono gli anni contributivi versati fino al 31 dicembre 2015 maggiore è la penalizzazione applicata sull'assegno pensionistico. È ovvio che, più si ritarda l'uscita dal lavoro, più la riduzione dell'assegno viene attenuata. Vediamo, nel dettaglio, cosa accadrà a chi decide di usufruire della Opzione Donna.
I requisiti per poter aderire a questo regime sono il raggiungimento dei 35 anni di contribuzione e di 57 anni e 3 mesi di età per le donne lavoratrici dipendenti, un anno in più per le autonome. La maturazione del requisito non sarà il 31 dicembre 2015 ma, per l'applicazione di una finestra mobile,l'assegno verrà erogato 12 mesi dopo (per le lavoratrici dipendenti) o18 mesi dopo (per le autonome). La decurtazione sull'assegno avviene a causa del conteggio basato sul sistema contributivo piuttosto che sul sistema misto, dal quale deriverebbe un trattamento maggiore.