Lo scorso 17 maggio si era tenuta l'udienza della Corte Costituzionale circa l'abuso di contrattazione a termine nella Scuola pubblica. Chi volesse vedere il video originale dell'udienza in questione che la Corte Costituzionale ha pubblicato sul suo sito potrà andare sul sitocortecostituzionale.it; Orizzonte Scuola pubblica al riguardo un articolo sul suo portale informativo.

Stabilita la giurisdizione della Corte Costituzionale

In una intervista condotta all'avvocato Vincenzo De Michele si anticipava quanto poi discusso in sede dibattimentale circa la decisione del rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia.

In questo modo la Corte Costituzionale ha avocato a sé la giurisdizione in luogo della Cassazione che con la sentenza che molti ricorderanno, la numero 10127/2012, aveva respinto le istanze dei lavoratori dicendo in sostanza che il ricorso ai contratti a termine era compatibile con le regole comunitarie. Per la decisione definitiva bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Nel frattempo il Consiglio di Stato inserisce in Gae con riservagli abilitati con il Tfa e il Pas.

La richiesta degli avvocati

Un precedente favorevole ai precari viene citato dallo stesso avvocato De Michele. Si tratta del D.L. 104/2013 dello scorso governo Letta per la scuola e i conservatori di musica. Da lì è scaturito un percorso che ha portato alla stabilizzazione tutti quei precari che avevano almeno 36 mesi di servizio.

Per poter avere un esito analogo per i precari della scuola tutti, ai giudici è stato chiesto di attenersi alle sentenze Mascolo e Cartabia/Sciarra dalle quali è uscita fuori la conversione dei contratti a tempo indeterminato a causa della mancanza di una ragione oggettiva temporanea per tutti quelli a termine. Poco tempo fa anche Mattarella si era adeguato e aveva trasformato i contratti degli addetti al Quirinale, circostanza inserita nelle richieste dei legali fatte alla Consulta. La 107 non ha risolto affatto il precariato e ora bisogna correggere la Buona Scuola.