"Come evidenziato nella relazione illustrativa del provvedimento, la proposta di legge intende concludere il percorso delle norme di salvaguardia rispetto all'applicazione dei requisiti previsti per l'accesso al pensionamento dalla manovra finanziaria del dicembre 2011". Lo rende noto l'On. Marialuisa Gnecchi, commentando il provvedimento con il quale si intendere dare seguito all'ultimae definitiva azione parlamentare in favore dei lavoratori esodati. "Si tratterebbe dell'ottavo provvedimento di salvaguardia, volto ad escludere l'applicazione dei nuovi requisiti previsti per l'accesso al pensionamento per specifiche categorie di soggetti che, per situazioni determinatesi fino al 2011, si sono trovati a fronteggiare in condizioni di particolare fragilità il brusco incremento dei requisiti per il pensionamento stabilito dalla cosiddetta manovra «Salva Italia», che ha determinato un ritardo dell'accesso al pensionamento anche di sei o sette anni", ha spiegato la Parlamentare.
Pensioni e caso esodati: i dettagli riguardanti le coperture
In merito alle coperture previste per il provvedimento, nel corso della discussione si è ricordato che il finanziamento dell'8va salvaguardia avverrà tramite le risorse presenti nel Fondo di rotazione, "con le economie, da accertare a consuntivo attraverso la procedura della conferenza di servizi, derivanti dall'applicazione dell'articolo 1, comma 707, della legge di stabilità 2015, ai sensi del quale l'importo complessivo del trattamento pensionistico derivante dall'applicazione, a decorrere dal 2012, del sistema di calcolo contributivo non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione delle regole di calcolo previgenti, nonché con le economie risultanti dal monitoraggio degli interventi di salvaguardia".
Riforma pensioni: tempi maturi per l'8vo provvedimento di tutela
Stante la situazione appena descritta, per l'esponente democratica "sembrerebbe, quindi, sussistere lo spazio per un nuovo intervento che impieghi le economie derivanti dal mancato utilizzo delle risorse stanziate per i precedenti provvedimenti, come avvenuto in occasione dei due più recenti interventi di salvaguardia".
Tanto che l'On. Gnecchi conclude evidenziando"le condizioni per ritenere che siano maturi i tempi per l'adozione dell'ottavo, e definitivo, provvedimento di salvaguardia per tutti quei lavoratori che prima del 31 dicembre 2011 abbiano affrontato situazioni che rendono insostenibile l'attesa della maturazione dei requisiti per l'accesso al pensionamento nel frattempo introdotti e che chiedono il rispetto di un patto stipulato a suo tempo con le Istituzioni".
La Parlamentare chiede quindi all'esecutivo di collaborare "nell'individuazione delle soluzioni necessarie a chiudere definitivamente il capitolo delle salvaguardie rispetto all'applicazione dei requisiti di cui al decreto-legge n. 201 del 2011, anche in vista dell'adozione di interventi di carattere strutturale e sistematico in materia previdenziale".
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