Si terrà tra due giorni, venerdì 29 luglio, il nuovo incontro tra Giuliano Poletti, affiancato da Tommaso Nannicini, e i sindacati per affrontare nuovamente il tema delle Pensioni. La conferma arriva dal ministro del Lavoro, come scrive l'Ansa. Sul tavolo rimangono questioni quali la pensione anticipata o, come è chiamata oggi, anticipo pensionistico (Ape), i lavoratori precoci e quota 41, gli esodati e i lavori usuranti. Tutti temi sui quali dovrà essere trovata in fretta una quadra affinché siano i punti cardine della prossima riforma pensioni del 2017.

Ape, verso la conferma

Una delle certezze è rappresentata dall'Ape, l'anticipo pensionistico a 63 anni e 7 mesi, una delle più grandi novità degli ultimi mesi provenienti dal governo Renzi, che ha deciso di percorrere una sua strada personale rispetto alle proposte avanzate da Tito Boeri e Cesare Damiano, rispettivamente presidente dell'Inps e numero uno della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Che l'Ape potesse diventare l'impianto della nuova riforma previdenziale era chiaro già da tempo, da quando l'esecutivo ha manifestato la sua determinazione a proseguire su questa strada anche qualora non fosse arrivato l'accordo con i sindacati durante le diverse riunioni che fin qui si sono tenute.

Abbandonate dunque la strada della pensione anticipata a 62 anni con una penalizzazione massima dell'8 per cento, quella che sembrava più plausibile ma che alla fine non ha 'riscaldato' il cuore dell'esecutivo a maggioranza Pd.

Cgil promette battaglia

Ricordando la data del 29 luglio, Pedretti, segretario dello Spi-Cgil, ha svelato quelli che saranno i temi affrontati durante il nuovo confronto con il governo, sottolineando come verranno discusse le risorse che l'esecutivo vorrà destinare agli interventi sulle pensioni, risorse che dovranno soddisfare i sindacati.

In caso contrario, afferma Pedretti, la Cgil è pronta a scendere nuovamente in piazza per manifestare contro l'esecutivo. Nella sua diretta Facebook, il segretario ha spiegato quelli che sono i punti più importanti della riforma pensioni per il nuovo anno, citando oltre ai lavoratori precoci e la loro quota 41 anche l'opzione donna, da prorogare per tutto il 2016.

Non solo, Pedretti ha posto l'accento anche sul blocco dell'adeguamento all'aspettativa di vita oltre che l'allargamento della no tax area. Temi, concetti, che verranno ripresi con tutta probabilità tra due giorni, quando a mezzogiorno è fissato il nuovo incontro con Poletti e Nannicini.