Non si è fatto attendere il commento dell'On. Damiano in merito alla relazione annuale dell'Inps per l'anno 2015 siglata dall'economista Tito Boeri. Il Presidente della Commissione lavoro alla Camera ha giudicato come condivisibili molti dei temi citati all'interno del dossier, spiegando di ritenere correttele posizioni espresse in alcuni casi. Ciò che non sembra però essere passato inosservato è il giudizio espresso in merito al tema delle sette salvaguardieparlamentari, per le quali l'esponente democratico rivendica la bontà delle iniziative.

"Non sono costose e inadeguate" precisa l'On. Damiano, specificando che proprio per questo motivo "stiamo preparando l'ottava, al fine di chiudere definitivamente la partita". La vicenda è infatti in attesa di un'ultima e definitiva azione di tutela, ma gli interventi che si sono susseguiti nel tempo hanno permesso di liquidare molte posizioni previdenziali che altrimenti sarebbero rimaste incagliate in una situazione di stallo.

Riforma previdenzialee salvaguardie esodati: in pensione oltre 92mila lavoratori

Sarebbero infatti oltre 92milai lavoratori finora liquidati, mentre per quanto concerne l'importo lordo della mensilità versata dall'Inps nell'88% dei casi si arriva a toccare i 3mila euro.

Si tratta quindi di un risultato positivo, visti gli effetti di tutela che si sono attivati nei confrontidei lavoratori. "Piuttosto, ci saremmo aspettati da Boeri un minimo di autocritica rispetto alle circolari dell'Inps che interpretano le leggi in modo creativo ed a svantaggio dei lavoratori". Basti vedere, ad esempio, quanto accaduto con la sperimentazione sull'opzione donna, per laquale ha pesato un'erronea interpretazione dell'istituto pubblico di previdenza.

L'On. Damiano ricorda come il mancato pensionamento delle lavoratrici sia costato, di fatto, "qualcosa come 2,5 miliardi di euro di copertura".

Pensioni flessibili e uscite dal lavoro: il caso dei lavoratori nati nel '52

Stante la situazione,il Presidente della Commissione lavoro alla Camera sottolineacomele erronee interpretazioni espresse in diverse circolari hannoportato al realizzarsi di diverse situazioni di stallo previdenziale.

Tra queste ricorda anche il problema dei lavoratori nati nel '52, un caso sul quale era già intervenuto assieme all'On. Gnecchi durante una conferenza stampa tenutasi presso la Camera dei Deputati negli scorsi mesi. "Graziosamente l'Inps ha stabilito in una circolare che queste persone dovevano essere al lavoro il 28 dicembre 2011: dove sta scritto?" chiede il Parlamentare, mettendo in lucela disavventura di coloro che sono stati licenziati un giorno prima.

Relazione Inps 2015, i nodi relativi al lavoro

Restano comunque anche posizioni condivisibili dall'esponente democratico all'interno della relazione Inps 2015. L'On. Damiano ricorda ad esempio gli incentivi al lavoro per il contratto a tutele crescenti e la necessità di renderli strutturali, oltre all'importanza di un intervento correttivo sull'utilizzo spregiudicato dei voucher.

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