Oltre al Movimento Cinque Stelle, ovvio e strenuo oppositore della riforma Buona Scuola, anche Sinistra Italiana ha spesso fatto sentire la propria voce in merito alle storture contenute nella legge 107. A questo proposito la senatrice Alessia Petraglia, capogruppo del partito in Commissione Istruzione è intervenuta, ancora una volta, duramente nei confronti della cosiddetta 'rivoluzione copernicana' voluta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.
Ultime news scuola, mercoledì 6 luglio 2016: 'Buona Scuola solo un castello di bugie'
'In realtà - ha dichiarato l'onorevole Petraglia - la Buona Scuola è solamente un castello di bugie e, non è per caso, che la Corte dei Conti l'abbia bocciata: infatti, è arrivata la conferma che i tagli dei ministri Tremonti e Gelmini, a conti fatti, non sono mai stati sanati'.
'Il sottosegretario al Miur, Davide Faraone - ha aggiunto Alessia Petraglia - continua a dire che le assunzioni saranno in tutto novantamila, comprendendo anche quelli che rappresenteranno i vincitori del concorso 2016, mentre quelli che, in realtà, risultano in essere sono circa 47mila. C'è da aggiungere, tra l'altro, come non vi sia alcun incremento all'orizzonte per quanto riguarda il personale Ata, già sottodimensionato'.
Sel, Alessia Petraglia: 'Il PD continua a mentire sapendo di mentire'
Tutto ciò, certamente, non può che ostacolare il buon funzionamento della Scuola pubblica italiana. 'Il Partito Democratico, insomma, continua a mentire sapendo di mentire, visto che sin dal febbraio scorso continua a sbandierare in tutta Italia, da nord a sud, l'assunzione di centomila docenti.
Non eravamo certo noi i gufi - punzecchia l'onorevole Petraglia.
'E' ora che il Paese conosca la differenza tra quelli che sono i dati reali e le bugie del governo - è la sentenza finale. Ecco perchè la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà ha annunciato che il suo partito presenterà un'interrogazione urgente proprio in merito alle bugie raccontate dal governo in merito alla riforma Buona Scuola. Strumentalizzazione politica o vero interesse per il mondo della scuola pubblica statale italiana?